Isis, la brigata criminale dei lupi solitari

Lettere al Direttore

Bologna, 5 novembre 2017 - Gli ultimi attentati con decine di morti sono salutati dall’Isis come altri colpi inferti agli infedeli d’Occidente. Secondo me, gli autori hanno poco a che fare con l’Isis. Sembrano piuttosto dei poveracci senza fede e senza scrupoli, forse mitomani, che si immolano per apparire eroi agli occhi del mondo islamico. Sorprende invece la debolezza dei nostri governi nell’affrontare la questione.  Riccardo Raggi, Forlì  

risponde Beppe Boni, vicedirettore de il Resto del Carlino

Le azioni dei cosiddetti lupi solitari, come l’uzbeko che ha appena colpito negli Stati Uniti travolgendo i ciclisti, non sono episodi casuali ma una modalità codificata dei tagliagole islamici. Colpiscono da soli anziche con blitz collettivi perchè individuano gli obiettivi più adatti. Nizza, Berlino, Londra, Barcellona: stesse modalità. E’ il “Vehicle Ramming” (speronamento/investimento veicolare) con l’impiego di auto, Suv e camion per uccidere innocenti. L’errore più grande è considerare i lupi solitari casi isolati. Sono fanatici ispirati direttamente dal califfato che agiscono scientemente da soli. In agosto l’Isis sul canale Telegram esortava i singoli kamikaze a colpire (anche l’Italia). Lo Stato islamico definisce soldati coloro che compiono azioni singole, comprese quelle con attacchi all’arma bianca. Abbiamo di fronte dei guerriglieri, non dei pazzi isolati.  beppe.boni@ilcarlino.net

 

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