Migranti a Bologna, la linea del Comune sull’accoglienza: “È compito dello Stato”

Palazzo d’Accursio chiarisce dopo il caso dei quattro giovani stranieri ‘a spasso’. A settembre in programma un incontro con il commissario Valenti

Bologna, 21 agosto 2023 – I quattro giovani migranti rimasti senza un letto, dopo lo stop all’accoglienza dei minori non accompagnati dettata dal Comune a causa dell’esaurimento dei posti per poterli ospitare, sono stati "ricondotti alle comunità di provenienza o si sono spontaneamente allontanati".

Migranti, continui arrivi in Italia e a Bologna
Migranti, continui arrivi in Italia e a Bologna

A chiarirlo, in una nota congiunta, sono l’assessore al Welfare di Palazzo d’Accursio Luca Rizzo Nervo e della consigliera delegata al Welfare della Città metropolitana Sara Accorsi. "Ci preme ribadire che secondo l’articolo 19 del decreto legislativo 142 del 2015, la prima accoglienza dei minori stranieri non accompagnati spetta allo Stato e in ogni caso alla Prefettura qualora il Comune dati gli ingenti flussi abbia esaurito ogni sua possibilità (oltre 500 accolti)", prosegue la nota. Come è appunto questo il caso.

Ieri mattina però c’è stato un ulteriore sviluppo: la richiesta da parte di Prefettura di Bologna e di ministero dell’Interno al Comune di accogliere altri 11 nuclei familiari di migranti, giunti a Lampedusa a Ferragosto. Si tratta di 29 persone rimaste senza alloggio su 37 totali destinate alla città (150 in regione), alcuni dei quali minori. E nonostante le difficoltà – c’è la possibilità persino che, in "assenza di altre soluzioni", vengano collocate "in albergo, a costi di mercato", è il chiarimento –, a questa nuova richiesta il Comune ha dato risposta positiva. Con un ammonimento, però: "Ognuno deve fare la propria parte, e farla bene". Tra i 29 non ci sono minori non accompagnati, ‘categoria’ per cui lo stop permane.

“La Prefettura non ha disponibilità né di posti né economiche per attivare soluzioni. Ci pare sia una dichiarazione di resa evidente – proseguono assessore e delegata metropolitana –. Non ci sono le risorse e la capacità per gestire flussi mai visti prima. Perciò abbiamo chiesto un incontro urgente al commissario Valerio Valenti, che verrà a Bologna nei prossimi giorni per affrontare il tema su mandato del ministro Piantedosi. A lui offriremo la nostra collaborazione, ma dovremo anche ricordare che Bologna si è dotata da molti anni, per una scelta dei Comuni metropolitani, del sistema d’accoglienza diffuso più grande d’Italia, con oltre 1.900 posti. Oltre a questo c’è lo sforzo straordinario che come Comune di Bologna facciamo per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, oltre 500 accolti. A seguito delle decisioni assunte con i decreti Salvini e l’impostazione dell’attuale governo con il decreto Cutro, che limita le potenzialità del sistema Sai, i capitolati e le risorse stanziate non sono sufficienti a garantire nemmeno posti letto e strutture sul nostro territorio".

L’incontro con il Commissario sarebbe stato fissato per il primo di settembre prossimo. Non solo. "Pensiamo sia doveroso anche richiedere un tavolo urgente con la Prefettura e convocare come Comune un incontro con tutte le reti sociali e sindacali della città per l’inizio della prossima settimana". Confronto, quest’ultimo, che potrebbe essere convocato con urgenza già oggi e fissato per domani.

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