Piantedosi: "Per Bologna 115 agenti in più"

Il ministro dell’Interno sotto le Due Torri per un summit sui migranti: sarà istituito un tavolo permanente regionale. E fa il punto sull’organico di polizia e carabinieri in tema di sicurezza

Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, a Bologna per un summit sul tema dei migranti: hanno partecipato i sindaci dei capoluoghi e il Governatore, Stefano Bonaccini

Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, a Bologna per un summit sul tema dei migranti: hanno partecipato i sindaci dei capoluoghi e il Governatore, Stefano Bonaccini

Bologna, 22 settembre 2023 – Il piano assunzioni del Viminale sta già facendo effetto e sta già rispondendo alle richieste di Palazzo d'Accursio: nel 2023 infatti, tra Polizia e Carabinieri, l'organico a Bologna e provincia (insieme) è di "115 agenti in più, ho risposto già al sindaco Lepore".

A dirlo è stato stamattina il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, al termine del summit in Prefettura al quale hanno partecipato tutti i sindaci dei Comuni capoluogo dell'Emilia-Romagna e il governatore Stefano Bonaccini.

"È stato un incontro proficuo - ha detto Piantedosi -, ci siamo confrontati e abbiamo deciso di istituire un tavolo permanente regionale sui migranti, ci saranno i sindaci e ci sarà a coordinarlo il commissario all'emergenza, Valenti".

Toccato appena il tema dei Cpr, almeno uno sarebbe previsto in Regione. "Sindaci e Regione mi hanno comunicato la loro contrarietà, vedremo più avanti se ci saranno le condizioni. Almeno uno è previsto per legge", ha preso tempo Piantedosi.

È intervenuto con la stampa anche Stefano Bonaccini. "Soddisfatto del tavolo permanente deciso dal governo, come sono soddisfatto del riconoscimento del modello di accoglienza diffusa, hanno ribadito il no ai grandi centri di smistamento. E ho apprezzato che Piantedosi si sia impegnato a chiedere al governo risorse per gestire i minori non accompagnati, una gestione che purtroppo è ancora tutta in capo ai Comuni. Lo ripetiamo, noi facciamo anche più di altri, serve una pi8equa redistribuzione a livello nazionale. E servono più risorse"

"Nell’incontro di oggi con il ministro Piantedosi abbiamo ribadito alcune delle questioni per noi fondamentali in questa fase per la gestione dell’emergenza migranti – ha detto poi, in una nota, il sindaco di Bologna, Matteo Lepore –, a partire da quella sanitaria. Ci è stata confermata la volontà di firmare a breve l’accordo per attivare l’hub minori. Per quanto riguarda poi lo scenario complessivo dell’emergenza, il ministro si confronterà con Anci e in quella sede valuteremo le proposte in vista di un prossimo ulteriore decreto in materia.

Per quanto riguarda la richiesta di agenti che abbiamo avanzato, registro la risposta del Ministro come un primo importante passo, ma allo stesso tempo chiedo che nella legge di stabilità ci siano risorse per nuove assunzioni, perché al momento non sono sufficienti e servono risorse anche per l’abitare, perché senza queste facilitazioni le giovani reclute non rimangono nelle grandi città e chiedono il trasferimento. Abbiamo presentato negli scorsi giorni un progetto ai sindacati di polizia e anche al Ministro, su questo chiediamo di andare avanti insieme.

Rimane aperto anche il tema di un maggior impegno in Bolognina, per far fronte alla criticità che stiamo denunciando e sulle quali come Comune, per quanto di competenza, stiamo intervenendo. Anche su questo ci aspettiamo risposte, che spero possano arrivare già nel prossimo comitato per l’ordine pubblico. Siamo a disposizione per lavorare assieme.

Non è stato oggetto della discussione di oggi, ma abbiamo appreso in queste ore del decreto del Ministero dell’Interno pubblicato oggi in Gazzetta ufficiale che prevede una garanzia finanziaria di quasi 5 mila euro che dovrà essere versata dal richiedente asilo che non vuole essere trattenuto in un Centro fino all'esito dell'esame del suo ricorso contro il rigetto della domanda. Una misura che reputo preoccupante con risvolti inquietanti, sul quale chiediamo al Ministro un chiarimento. Di certo i delinquenti di soldi non sono sprovvisti, mentre la povera gente rischia di subire una sorte ancora peggiore".

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