Dalle polemiche alla pace tra sindaco e presidente della comunità ebraica: cosa è successo

Bologna, frizioni tra Matteo Lepore e Daniele De Paz dopo la cerimonia del Giorno della Memoria in consiglio comunale. Ma arriva il disgelo: “Clima di dialogo”

Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, con il presidente della comunità  ebraica Daniele De Paz

Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, con il presidente della comunità ebraica Daniele De Paz

Bologna, 28 gennaio 2024 – “Nel giorno della Memoria l’Italia deve ricordare la Shoah e ci deve essere un impegno comune di tutta la nostra collettività affinché non accada mai più. Non si deve, quindi, lasciare spazio a polemiche politiche. Il nostro impegno contro l’antisemitismo è sempre alto, non ci sono divisioni".

Parole distensive quelle del sindaco Matteo Lepore, dopo che Daniele De Paz, presidente della Comunità ebraica di Bologna, su Repubblica, aveva evidenziato "un clima di freddezza e i mancati applausi di alcuni esponenti di maggioranza in consiglio comunale" durante l’intervento del presidente dell’Istituto Cattaneo Asher Colombo. Intervento intitolato ‘Giorno della memoria e antisemitismo, prima e dopo il 7 ottobre’, data dell’attacco di Hamas a Israele. De Paz aveva anche sottolineato l’uscita dall’Aula del primo cittadino sempre durante lo stesso intervento.

La frizione, però, si è ricomposta proprio in occasione delle celebrazioni ufficiali al Memoriale della Shoah in Bolognina, dov’erano presenti anche il cardinale Matteo Zuppi e la presidente del consiglio comunale Maria Caterina Manca.

A sancire la pace, un comunicato congiunto: "È stato un confronto chiarificatore e utile a ristabilire il clima positivo di dialogo e collaborazione che da sempre contraddistingue i rapporti tra il Comune e la Comunità ebraica di Bologna. Entrambi abbiamo riconosciuto un momento di criticità durante il Consiglio solenne di venerdì e abbiamo condiviso il dispiacere per le reciproche incomprensioni", la nota di Lepore e De Paz. Durante il colloquio, sindaco e presidente della Comunità ebraica, hanno ricordato "la collaborazione tra comunità laica e comunità religiose che ci ha portato a marciare uniti il 5 dicembre, insieme al Cardinale Zuppi e alla comunità islamica. Chi colpisce un ebreo colpisce tutti noi e insieme condanniamo ogni forma di antisemitismo e respingiamo ogni forma di discriminazione, islamofobia e linguaggio d’odio".

Il disgelo, però, non è bastato a fermare la polemica. Il capogruppo alla Camera di FdI, Tommaso Foti attacca: "C’è un silenzio assordante dal Pd e da Schlein". D’accordo il senatore di FdI Marco Lisei e i consiglieri meloniani di Bologna. Solidali con la Comunità ebraica Fabio Battistini, Carlo Giovanardi, Michele Laganà e Marco Mastacchi (Popolo e Libertà).

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