Primarie 2021 Bologna, Paruolo sceglie Isabella: "È per il bene della città"

Il consigliere regionale dem: "Tanti l’appoggiano, con lei vince anche il Pd. Potevamo essere uniti, ma l’assessore alla Cultura non ha voluto farsi da parte"

Giuseppe Paruolo

Giuseppe Paruolo

Bologna, 12 maggio 2021 - «Sostengo Isabella Conti e, con lei, Alberto Aitini. Una scelta orientata al bene della città. Di solito la politica quando è chiamata a scegliere fra un candidato bravo e un candidato vicino, sceglie sempre quello vicino, anche se è più scarso, e questo vizio è alla base dei problemi dell’Italia". Il consigliere regionale Pd, Giuseppe Paruolo, rompe gli indugi. E risponde (preventivamente) alle critiche.

Conti e Aitini insieme in piazza Maggiore
Conti e Aitini insieme in piazza Maggiore

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Tra i dem c’è malumore... "Anche io avrei preferito sostenere un candidato Pd e ho chiesto invano di condividere una candidatura unitaria. Se non ci siamo riusciti è proprio per l’indisponibilità di Matteo Lepore e di chi ne aveva da anni deciso la candidatura a valutare una soluzione condivisa".

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Lepore replica dicendo che appoggiano la Conti i candidati mancati... "In fondo ha ragione. Elisabetta Gualmini sarebbe stata un’ottima candidatura, e la Conti ha già detto che l’avrebbe sostenuta. Ma mentre gli altri candidati in campo erano disposti a privilegiare il noi, Lepore ha preferito l’io".

La critica è: «La Conti è iscritta a Italia Viva». "Isabella per mettersi a disposizione della città si è dimessa dagli incarichi nazionali che in quel partito ricopriva, scelta che ho apprezzato, e si candida come indipendente. Capisco però che nel Pd possa esserci chi ha l’amaro in bocca. Ma se la prenda con chi ha affossato tutte le proposte per trovare un nome che ci unisse. Ora i richiami a una malintesa disciplina di partito non hanno senso. Perché tradiscono lo spirito delle primarie, che è una scelta fra persone. E perché dimostra doppiopesismo: come mai in altre occasioni nessuno trovò da eccepire sul sostegno di pezzi di Pd a candidati non del partito ai gazebo?".

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Resta il sostegno di Renzi alla Conti: un peso sulle primarie? "Non è un aspetto centrale. Qui stiamo parlando di Isabella Conti, non di Matteo Renzi, dire no alla Conti perché ha il sostegno di Renzi sarebbe come lasciare la propria fidanzata solo perché ha uno zio antipatico. Se uno mi dicesse che non vota Lepore perché avverso a Cofferati che si è espresso a suo favore, gli direi che è una sciocchezza; e lo stesso dico a chi giustifica un no alla Conti con l’avversione a Renzi".

Nessuna manovra nazionale, quindi, volta a unire ex renziani di Base riformista e Italia Viva? "Chi è rimasto nel Pd non ha fatto una scelta di convenienza, le scissioni sono tutte quante dolorose".

Se vince la Conti sarà una sconfitta del Pd? "Le sconfitte o le vittorie sono quelle alle elezioni vere. Ma visto che c’è già un bel pezzo del Pd a sostegno della Conti, nella sua vittoria ci sarebbe anche il nostro partito. Quel che più importa è che il pezzo del Pd che la sostiene oggi è più o meno lo stesso che l’aveva appoggiata nella battaglia sulla Colata di Idice. Casomai ad essere sconfitta sarebbe la parte del Pd che su quella vicenda ha remato contro, che in ultima analisi ha spinto la Conti ad allontanarsi dai dem, e che oggi sostiene Lepore in modo compatto".

Ma se vincerà l’assessore alla Cultura, lo sosterrete? "La lealtà alle elezioni non è in dubbio. Alle primarie scelgo la Conti perché ha avuto il coraggio di sfidare la logica dinastica che ci stava imponendo il predestinato Lepore. Diciamo così, tra monarchia o repubblica, scelgo repubblica".  

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