Bologna: Tpi Fest interrotto dai manifestanti ‘no Passante’

Sul palco il vice ministro Bignami, l’ad di Autostrade Tomasi e l'onorevole del Pd Misiani: un dibattito sui temi delle infrastrutture, del cambiamento climatico e della ricostruzione post alluvione

Bologna, 23 settembre 2023 – Interrotto dai manifestanti 'no passante' il dibattito di ieri sulle infrastrutture del Tpi Fest con il vice ministro Galeazzo Bignami, l'onorevole Antonio Misiani (Pd), l’amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, Roberto Tomasi.

Il tutto moderato da Giulio Gambino e Luca Telese.

Tpi Fest, al dibattito sul tema delle infrastrutture a Bologna partecipa anche il vice ministro Galeazzo Bignami (FotoSchicchi)
Tpi Fest, al dibattito sul tema delle infrastrutture a Bologna partecipa anche il vice ministro Galeazzo Bignami (FotoSchicchi)

Mentre si dibatteva della complessità delle nostre superstrade e "la necessità di interventi capillari", come sottolineato da Tomasi, è partito il coro "Buffoni, il Passante non lo vogliamo" che  ha interrotto l'intervento dell’ad. 

Telese ha invitato uno dei manifestanti a salire sul palco: ha messo in luce “spreco di fondi, impatto ambientale e diseguaglianze” legati all’opera pensata per alleggerire il traffico del nodo autostradale e della tangenziale.

"Le grandi opere sono sempre costruite nei quartieri più poveri e sono sempre i ceti bassi a pagare le conseguenze dell'inquinamento e dei danni che provocano”, ha argomentato l’attivista. "Con il Passante, Bologna diventa la California" ha concluso. Dopo qualche altro minuto di grida e chiasso, i manifestanti hanno lasciato il dibattito, che è quindi proseguito come da programma.

"Sul nodo di Bologna passano 300mila mezzi al giorno: l'infrastruttura" autostradale "è satura e la saturazione aumenta i livelli di inquinamento. Stiamo lavorando affinché le infrastrutture e la mobilità sia sempre più sostenibile, ma dobbiamo rendere la nostra mobilità al passo con le esigenze dei cittadini", dice Tomasi.  "Spiace non riuscire a far comprendere perché le infrastrutture siano così importanti - ha detto Tomasi dopo la contestazione -. Spesso non abbiamo la percezione sul cosa renda possibile il nostro benessere, la nostra libertà di spostarci. Lo diamo quasi per scontato, poiché queste infrastrutture ci son state lasciate dalle generazioni che ci hanno preceduto. Il problema climatico è certo il problema più gravoso e l'alluvione che ha investito l'Emilia-Romagna lo dimostra". 

Gambino ha chiesto al viceministro Bignami se ci sarà un aumento dei pedaggi e delle tariffe autostradali. “Bisognerebbe chiedere a Nicola Zaccheo, che è la persona che presidia tutto il tema tariffale”, la risposta dell’esponente di FdI.

“L'imprenditore è colui che trae profitto dal rischio di impresa, questo ci insegna il nostro diritto. Finché si tratta di profitto, questo governo non ha nulla da eccepire. Quando si tratta di qualcosa che va oltre, cioè delle speculazioni o degli eccessi, della marginalità, è un'altra cosa e prenderemo le misure giuste”, assicura poi Bignami.

Nel dibattito è emerso anche il tema dei fondi per la ricostruzione post alluvione:  “Per ogni euro speso in prevenzione ne abbiamo spesi quattro in riparazioni – è l’affondo di Misiani –. E’ giunto il momento per il Governo di aiutare i romagnoli che se la stanno cavando da soli, rimboccandosi le maniche”.

Il parlamentare prosegue delineando gli investimenti previsti per il futuro: “A febbraio del 2022, l'allora Ministero della Mobilità Sostenibile ha pubblicato un rapporto molto interessante sulle infrastrutture, la transizione ecologica e il cambiamento climatico. È stato posto obiettivo di tenere al di sotto dei due gradi il riscaldamento globale, ma bisogna fare veramente tanto, bisogna appunto dimezzare le emissioni entro il 2030 e azzerarle entro il 2050. In questo scenario - continua Misiani - sarà molto impegnativo, ci saranno danni, perdite economiche, fino a due punti di Pil. Ma se invece faremo gli investimenti che servono per la decarbonizzazione, per l'ambiente, per la transizione ecologica, alla fine ci sarà un salto positivo”.

La rassegna si è chiusa con il commento finale di Bignami sull’alluvione: “La delega al clima e alla transizione ecologica in regione era di Elly Schlein - conclude -. Nei momenti in cui sono esondati fiumi, erano già tutti esondati prima, ma nessuno se lo ricorda. Mentre i soldi stanno arrivando con tempi che nessuno ha mai visto prima”.

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