Passione skateboard: da Bologna a i Giochi, l’avventura di Lanzi

La campionessa nata sotto le Torri è l’ospite di oggi del nostro podcast Ha partecipato alle ultime Olimpiadi di Tokyo e ora punta a Parigi 2024: "Ma in questa città serve investire di più per dare linfa al movimento"

Asia Lanzi, 22 anni, è nata a Bologna ma da anni vive a Pieve di Cento

Asia Lanzi, 22 anni, è nata a Bologna ma da anni vive a Pieve di Cento

Bologna, 11 gennaio 2024 – Asia Lanzi, 22 anni appena compiuti e una promettente carriera nel mondo dello skateboard. Ma come nasce la tua passione?

"A tre anni, quando mio padre mi ha messa sullo snowboard per la prima volta. Lui faceva skate quando aveva più o meno 14 anni e mi ha trasmesso la passione, prima sulla neve e poi in strada. Diciamo che è stato amore a prima vista". A 19 anni ha partecipato ai Giochi di Tokyo (unica italiana), quelli che hanno accolto per la prima volta lo skateboard tra il pantheon degli sport olimpici. A 22 ci riproverà all’edizione di Parigi, per cui si sta già allenando. Asia Lanzi, bolognese classe 2002, campionessa di skateboard, racconta tutta la propria passione e la propria determinazione in uno sport che sta prendendo sempre più piede tra giovani e non. È lei la protagonista della puntata di oggi del nostro podcast gratuito ‘Il Resto di Bologna’, che potete trovare su tutte le principali piattaforme e qui sotto.

Ma in città com’è il movimento dello skateboard? C’è partecipazione?

"A Bologna c’è una scena molto forte. Chiunque sia passato almeno una volta sul ponte di via Matteotti avrà notato diversi skater al Memoriale della Shoah. Tanti altri ragazzi vanno in strada, ma c’è da dire anche che mancano le strutture...".

Si potrebbe investire di più?

"Direi di sì. Qualcosa è stato fatto, ma non basta. Anche la nuova struttura sotto la Tettoia Nervi, in piazza Dalla, non è all’altezza: non viene frequentata e d’inverno tra i gradoni si trovano soprattutto senzatetto. In Italia stanno nascendo tanti skatepark e bisognerebbe seguire l’onda: è assurdo che in Emilia-Romagna siano diversi, ma manchino proprio nel capoluogo...".

La comunità attorno allo skate è in espansione?

"Ci sono sempre più appassionati. Un po’ grazie alle ultime Olimpiadi, quando lo skateboard è diventato disciplina ufficiale, un po’ perché sta diventando quasi una moda: anche tante ragazze si stanno avvicinando alla cultura degli skater ".

Questo è positivo, o finisce per snaturarne l’identità?

"È sempre bello che il movimento cresca. C’è più visibilità, anche se forse si perde un po’ la vera essenza street dello skate ".

Parigi 2024: cosa ci racconti?

"Ho in programma una gara a Dubai, a marzo, che chiuderà la prima parte di stagione. Poi ci sarà la seconda parte, con i migliori 44 qualificati che si sfideranno fino a giugno, in una sorta di competizione pre-olimpica".

Le gare olimpiche come sono?

"Viene costruito uno skatepark praticamente sul momento e ogni atleta ha a disposizione 45 minuti per riuscire a fare il maggior numero di acrobazie, cercando di utilizzare più strutture presenti possibili. E poi, chiaramente, ti danno un punteggio".

Quante ore fai skate al giorno?

"Dipende, non ho un numero fisso. A volte magari solo per un paio d’ore, mentre altri giorni non riesco più a scendere...".

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