Ettore Messina nella Hall Of Fame del basket: è il nono italiano

Grande talento del basket, ha 61 anni. Con la Virtus ha vinto 3 scudetti, 2 Eurolega, 1 Coppa delle Coppe e 4 Coppe Italia

Ettore Messina, 61 anni, nella Hall of Fame del basket

Ettore Messina, 61 anni, nella Hall of Fame del basket

Bologna, 1 aprile 2021 - Ettore Messina nella Fiba Hall of Fame. Il nono italiano di tutti i tempi (decimo, considerando come “azzurro” Boscia Tanjevic) a entrare nella casa della Gloria del basket. La notizia esce il primo di aprile, ma non è uno scherzo, perché Ettore Messina, 61 anni, ha scritto alcune tra le pagine più belle della pallacanestro italiana degli ultimi 32 anni.

Da quando, nel 1989, Bob Hill, all’epoca allenatore della Virtus Bologna, decise di tornare negli States, spalancando le porte della panchina a Ettore Messina, considerato un predestinato. Con lui, tra i tanti eletti in questo 2021 nella Hall of Fame, anche Chuck Daly (alla memoria), la scomparso coach dei “Bad Boys” che portò per due volte al titolo i Pistons di Detroit.

Messina, nel frattempo, un mezzo miracolo lo ha confezionato in questi giorni. E’ vero che l’Olimpia Milano è una corazzata. Ma, di fatto, visti gli investimenti di Armani, Milano era una corazzata anche negli anni scorsi. In questo 2021 Milano tornerà a disputare i playoff dell’Eurolega, dimostrando di essere una delle migliori otto squadre d’Europa.

Messina, anche se tra le motivazioni per l’ingresso nella Fiba Hall of Fame - le cerimonia è prevista il 18 giugno - ha l’argento agli Europei di Barcellona 1997, alla guida della Nazionale italiana, ha vinto complessivamente 30 trofei con le squadre di club. Quattro volte l’Eurolega, due con la Virtus Bologna e altrettante con il Cska Mosca. A Bologna ha vinto anche tre scudetti, una Coppa delle Coppe e una serie di Coppe Italia. Scudetti e Coppa Italia anche a Treviso, i trionfi a Mosca, il passaggio al Real Madrid e l’esperienza nella Nba. Prima nello staff tecnico dei Los Angeles Lakers, voluto da Mike Brown, poi ai San Antonio Spurs, come vice del guru Gregg Popovich.

E, proprio negli States, complice qualche assenza di Popovich, è stato il primo italiano a vincere una gara da capo allenatore nella Nba (il secondo, nelle scorse settimane, è stato Sergio Scariolo). E tanto per non farsi mancare nulla, a febbraio ha riaperto la sua bacheca, vincendo con Milano la Coppa Italia. Un trofeo, il trentesimo, da 30 e lode. Adesso l’ingresso nella Fiba Hall of Fame.

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