Virtus Bologna, ecco le novità del mercato bianconero. Arriva Kravic

Le V nere perdono Reynolds ma non la fiducia

Stefano Sacripanti

Stefano Sacripanti

Bologna, 5 luglio 2018 – La Virtus Segafredo ufficializza Dejan Kravic. E’ il centro serbo – canadese il primo straniero del nuovo corso bianconero. Nato a Mostar, in Bosnia, il 9 settembre 1990, centro di 211 cm, Kravic ha doppia nazionalità serba e canadese. Cresciuto a London, Ontario (Canada), dove la famiglia si spostò quando Dejan aveva 4 anni e dove tuttora risiede. Nel 2009 ha iniziato la carriera di college alla York University di Toronto, per poi essere reclutato nel 2011 da Texas Tech. Nel 2014 firma il suo primo contratto da professionista in Grecia, nel Rethymno per poi passare in Olanda, all’SPM Shoeters Den Bosch e tornare a Creta nel 2016. Nell'ultima stagione ha invece vestito la maglia del Panionios, sempre in Grecia con 11.8 punti, 4.9 rimbalzi, 1.1 stoppate in 18' di utilizzo.

"Kravic è un giocatore in grande crescita e spinto da una forte motivazione - conferma il ds bianconero Marco Martelli - Il suo background tecnico e umano si sposa con un centro che ha caratteristiche di grande interesse e potenziale per la sua duttilità e la sua capacità di essere efficace e produttivo". Non vede l’ora di iniziare lo stesso Kravic che, nelle sue prime parole da bianconero sottolinea.

"Sono entusiasta di unirmi ad un club storico e ad una grande organizzazione come la Virtus. Tantissimi giocatori dell'élite europea e mondiale hanno vestito la canotta con la Vu Nera e anche per questo motivo darò tutto per la squadra e per la nostra tifoseria. Non vedo l'ora di affrontare la serie A e la Fiba Champions League. La Virtus ha raggiunto tanti successi nella sua storia e il mio obiettivo è contribuire nel continuare la tradizione del club".

Kravic indosserà la canotta numero 11.

Intanto la Virtus Segafredo incassa il no anche di Jalen Reynolds. Il centro statunitense ha infatti deciso di firmare per lo Zenit San Pietroburgo, sottoscrivendo il contratto da 500mila euro a stagione proposto dal club russo. Nonostante fosse migliorativa rispetto delle condizioni economiche della passata stagione, l’offerta della V nera era decisamente più bassa rispetto a quella del club russo, anche se nei giorni scorsi in casa Virtus non mancava un certo ottimismo.

Il no di Reynolds, va ad aggiungersi a quelli di Awudu Abass, Diego Flaccadori e Lorenzo Penna, ma in casa bianconera si guarda con fiducia a un mercato ancora in piena evoluzione. Dopo tante trattative, l’unica operazione finora portata in fondo è quella di David Cournooh. L’amministratore delegato Alessandro Dalla Salda e il ds Marco Martelli continuano a monitorare il mercato, seguendo i suggerimenti che arrivano dal tecnico Stefano Sacripanti. Manca ancora un elemento italiano e tutti e sei stranieri per completare l’organico della Virtus per la prossima stagione. La calma apparente però nasconde anche i conflitti che in questo momento si registrano all’interno della proprietà bianconera, tra la parte legata alle realtà cooperative che vorrebbe disimpegnarsi, ma allo stesso tempo continuare a influenzare le scelte tecniche, mentre Segafredo mantiene ben saldo in mano il timone della società, e in mezzo rimane la Fondazione.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro