Palazzetto Virtus Bologna, lavori al via in estate

Accordo fra società, Comune e Fiera: la struttura provvisoria in zona Michelino pronta nella primavera 2023

I tifosi della Virtus

I tifosi della Virtus

Bologna, 19 aprile 2022 - Il palasport temporaneo della Virtus sarà realizzato entro la primavera del prossimo anno. Due delle tre parti in causa in questa partita, il Comune di Bologna e BolognaFiere, hanno presentato al club del presidente Massimo Zanetti il progetto che consentirebbe la creazione di una struttura provvisoria da 10mila posti nell’area di via Michelino e la V nera si è presa qualche giorno di tempo per studiare le carte e proporre qualche eventuale modifica.

L’accordo è vicino alla conclusione anche perché questa soluzione permetterebbe di risolvere alcuni problemi che la ripartenza delle manifestazioni fieristiche ha evidenziato. Ad esempio la Segafredo ha anticipato a venerdì l’incontro con Tortona, valido per la terzultima giornata di campionato, per consentire l’allestimento di Cosmoprof Worldwide Bologna, la fiera leader mondiale per l’intera industria del beauty. Per il momento il calendario non prevede grandi sovrapposizioni, ma se la formazione allenata da Sergio Scariolo dovesse ottenere la partecipazione all’Eurolega, allora la situazione si complicherebbe dato che vi sarebbero dei periodi in cui si giocherebbero anche quattro partite in otto giorni. Tornare al PalaDozza non è possibile, dato che il Palasport di piazza Azzarita non ha la capienza sufficiente per ospitare le partite della massima competizione continentale, e poi il club vorrebbe capitalizzare al massimo l’entusiasmo legato al ritorno in questa manifestazione cercando di raggiungere il numero massimo di abbonati possibili, ora che le norme per il contrasto alla diffusione del Covid non prevedono più una limitazione alla capienza degli impianti.

Il rapporto tra Virtus e BolognaFiere sta dando vantaggi ad entrambe le realtà e si basa sulla massima collaborazione. Da una parte il club ha la possibilità di giocare in un’area conosciuta in tutto il mondo per l’importanza delle sue esposizioni, dall’altra la presenza della V nera ha consentito alla Fiera di rimanere viva nei momenti più difficili della pandemia e la finale scudetto della passata stagione è stato comunque un evento seguito non solo a livello nazionale.

La cassa di risonanza sarebbe ulteriore se ci fosse l’Eurolega con realtà importati come Madrid, Barcellona, Istanbul o Tel Aviv che trasmetterebbero nei loro paesi, dove la pallacanestro ha un seguito considerevole, le immagini provenienti da via Stalingrado. Questa partita viaggia su un doppio binario. Il primo è quello della struttura provvisoria che sarebbe spostata dall’attuale padiglione 37 all’esterno in un terreno comunque di proprietà di BolognaFiere e almeno sulla prima parte di questo tema c’è già un contratto firmato che vede la presenza della Virtus fino al 2024.

Il secondo, invece, è la costruzione di un palasport con una capienza da 10mila persone e che stando alle intenzioni del club doveva già essere in fase di realizzazione, ma che alcune questioni burocratiche e la pandemia hanno ritardato. Uno degli obiettivi che il presidente della V nera Massimo Zanetti di dotare il club di una sua casa senza dover dividere gli spazi con nessuno e dove ospitare solo gli eventi sportivi.

Visti gli accordi con BolognaFiere il nuovo impianto sorgerà sempre su uno dei terreni della Fiera, con l’area che è già stata individuata e con i cantieri che dovrebbero partire in autunno. Prima toccherà a quelli della struttura provvisoria che, se la tabella di marcia sarà rispettata, apriranno in estate. Questa doppia soluzione permette anche di poter sfruttare le infrastrutture che sono già presenti, rendendo minimo l’impatto anche dal punto di vista ambientale. La Virtus, e quindi la Segafredo, si accollerebbe la maggior parte dei costi.

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