Virtus Bologna, grana Aradori, si cerca una soluzione

Ieri Rigaudeau in visita in sede all’Arcoveggio

Pietro Aradori è ormai un separato in casa (Foto Schicchi)

Pietro Aradori è ormai un separato in casa (Foto Schicchi)

Bologna, 8 agosto 2019 – Mancano pochi giorni all’inizio della preparazione in casa Virtus. La squadra in questa prima fase lavorerà senza i nazionali e senza coach Djordjevic, impegnato con la Serbia (per altro avversaria del girone eliminatorio dell’Italia) nei prossimi campionati del mondo in programma in Cina.

In attesa del via ufficiale alla stagione, in casa Virtus rimane ancora da risolvere la questione Pietro Aradori. L’ala azzurra, impegnata in questi giorni premondiali a Verona con la nazionale, vive ormai da separato in casa, l’unica cosa ancora che divide le due parti prima del divorzio sono le clausole e la buona uscita col giocatore, per altro promessosi proprio ai cugini oltre Reno, della Fortitudo.

Manca poi il sostituto; possibile suggestione che si vocifera sotto le Due Torri, il ritorno in bianconero di Alessandro Gentile. Intanto ieri c’è stata una gradita visita a Casa Virtus, quella di Antoine Rigaudeau, giocatore che ha fatto la storia bianconera. Accompagnato dal presidente Giuseppe Sermasi e dal nuovo responsabile tecnico del settore giovanile Luca Ansaloni, che è stato suo compagno di squadra nella lunga militanza bianconera, Rigaudeau ha visitato la nuova struttura dell’Arcoveggio

«E’ bello tornare a casa Bologna rappresenta tanto per me, non solo dal punto di vista sportivo, ma anche dal punto di vista personale - sottolinea il francese - i miei figli sono nati qui, in questa città ho vinto tutto, porto sempre nel mio cuore i colori di questa squadra e la passione con cui i bolognesi vivono questo sport».

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