
Una partita di minibasket merita di restare quello che è: uno spettacolo
Lo sport è fatto per insegnare. A migliorare in campo e a crescere come persone. Benissimo, fino a quando l‘attenzione resta rivolta ai tesserati, a maggior ragione i più giovani: le bambine e i bambini. Purtroppo però ci sono casi, non sporadici, nei quali a ‘lezione‘ dovrebbero andarci gli adulti, con riferimento a quelli che trascendono dal loro ruolo di sostegno e supporto, diventando vere mine vaganti che negli spalti si lasciano andare a tutto. O quasi. In quest‘ottica il comitato regionale della Fip, la Federazione Italiana Pallacanestro, ha deciso di intervenire con un‘iniziativa da applausi: " Ci rendiamo conto - si legge nella nota diffusa - che dobbiamo farci carico anche dell‘educazione di alcuni genitori che a volte vanno oltre, rovinando il clima ideale durante una partita di Minibasket. Abbiamo pensato a un atto concreto per sensibilizzare tutti gli attori del nostro meraviglioso sport e riflettere su alcune tematiche. Prima di tutte le partite Minibasket che si giocheranno dal 31 marzo al 6 aprile si faranno due minuti di silenzio".
L‘iniziativa è accompagnata da un testo.
Ecco il messaggio: "Oggi il Comitato Regionale Emilia - Romagna della Fip ci chiede di riflettere... Di riflettere in silenzio su quanto sia bello giocare a pallacanestro, a minibasket con i nostri amici ed amiche. Di riflettere in silenzio su quanto sia bello poterlo fare in un ambiente sereno, educativo e sportivo, dove si possano applaudire tutti i partecipanti al gioco. Di riflettere in silenzio su quanto sia bello poter sbagliare, noi, gli arbitri, gli avversari, gli istruttori, il tavolo dei segnapunti, e prendere quell’errore semplicemente per quello che è: un momento di crescita. Per tutti. Di riflettere in silenzio su quanto sia bello salutarsi in amicizia, col sorriso, a fine partita e darsi appuntamento per un’altra sfida ancora più avvincente. Ed ora riflettiamo, ma fra due minuti, divertiamoci".