REDAZIONE CESENA

"Affitti alle stelle, non so dove andrò a vivere con i miei figli"

Il racconto di una 54enne a cui è stato notificato lo sfratto: "Vivere a Cesena è diventato impossibile"

"Mercoledì prossimo ci sarà l’udienza di sfratto in tribunale, e io ancora non so dove andrò a vivere con i miei due figli quando mi manderanno via di casa". A raccontare è una donna di 54 anni che abita a Cesena, vicino alla stazione, con i suoi due figli di 17 e 18 anni che chiede di mantenere l’anonimato.

Quando sono iniziate le sue difficoltà?

"A giugno, quando il proprietario della casa dove vivo da 5 anni e dove ho sempre pagato l’affitto con regolarità, mi ha chiesto un aumento. Io non potevo permettermelo e ho continuato a pagare la stessa cifra. Ora mi è arrivata la notifica di sfratto con ordine di presentarmi in tribunale mercoledì prossimo. Porterò le mie motivazioni per avere più tempo possibile".

Cosa dirà al giudice?

"Che sono una mamma sola, con due figli e non so dove andare. Ho un lavoro a tempo indeterminato e sono anche seguita dai servizi sociali. Ho ricevuto lo sfratto per ‘finita locazione’ perché il proprietario di casa ha deciso che 500 euro di affitto non sono più sufficienti, e pensa che affittare agli studenti sia molto più remunerativo. Ho uno stipendio di 1000 euro, nessun aiuto economico da parte dell’ex coniuge e solo qualche volta il Comune interviene a pagarmi qualche bolletta o tasse. Quando mia figlia mi ha chiesto di continuare gli studi all’università, ora che ha finito le superiori, non me la sono sentita di infrangere il suo sogno".

Ha cercato qualche altra soluzione abitativa?

"Sì, ma vivere a Cesena è diventato impossibile. E non parlo di delinquenza, non parlo di mancanza di lavoro. Parlo di case. Case in affitto. La mia è una delle tante, tantissime da quel che leggo, situazione ormai preoccupante di incapacità di trovare un appartamento in affitto. Non ho trovato niente sotto i 700 euro, e sto parlano di bilocali".

Ha fatto domanda per le case popolari?

"Sì ma sono la 127esima in lista. Probabilmente dopo l’udienza in tribunale andrò a salire nella graduatoria per le case popolari, ma non ci sono case popolari! Ci sono persone che attendono da molti mesi. ‘Andrai in albergo’, mi è stato detto".