
"Alleanza col Pd fallimentare. I dirigenti se ne devono andare"
Il deludente risultato del Movimento 5 Stelle alle elezioni comunali ha rinfocolato le critiche all’attuale gestione politica locale e anche alla linea nazionale del presidente Giuseppe Conte. L’ex candidata sindaca Natascia Guiduzzi, per due legislature alla guida dei grillini cesenati (ma ora lontana dalla politica e dal M5S) non ha risparmiato accuse di sostanziale tradimento delle ragioni fondative del Movimento. Parimenti severa è la disamina del ’M5S certificato 2019-2024’, cioè del gruppo che fa riferimento all’ex consigliere comunale Claudio Capponcini, esautorato dai dirigenti provinciali e regionale in quanto non in linea con l’alleanza con il Pd. Costoro contestano l’analisi del risultato elettorale portata avanti dall’attuale dirigenza, sottolineando che ‘il grande vincitore’ è solo Lattuca, mentre preoccupa l’alto astensionismo. Diretta è la critica al coordinatore regionale Marco Croatti e al suo gruppo: "C’è da chiedersi a quando un onesto mea culpa essendo lui comandante in capo, stratega capace di sostituire interi gruppi locali pur di allearsi col Pd. Una delle cose che allontana la gente dal voto sono i giochetti di palazzo, Croatti lo ha dimenticato perdendo uno dei valori che fece nascere il Movimento. Lui Lanzi e Frisoni prima di Conte (o assieme) dovrebbero immediatamente chiedere scusa e rassegnare le dimissioni da coordinatori". La richiesta è quella di un chiarimento interno e di un cambio di strategia: "Il M5S potrà ripartire solo con diversi cambi e passi indietro di certo non verso campi larghi e ammucchiate".