
La canicola ha messo a dura prova la resistenza delle persone (repertorio)
Una pausa dall’estate. Almeno quella torrida che ha caratterizzato le ultime settimane. A spezzare il ciclo del ‘super caldo’ interverrà un’ondata di maltempo confermata anche da Arpae che nelle scorse ora ha diramato, in relazione al territorio della Provincia di Forlì Cesena, un’allerta gialla legata al rischio temporali. "Dopo numerose notti tropicali e giornate canicolari – spiega il meteorologo Ampro Roberto Nanni - è stato confermato il forte peggioramento che in questo weekend dovrebbe decretare, attraverso una massa d’aria più temperata, l’arrivo del tanto atteso calo termico". Fra domani e lunedì dunque, si attende un generale crollo delle temperature anche di 10 gradi rispetto alla situazione attuale e quindi la fine della prolungata ed estenuante fase calda. Che però non dirà definitivamente addio alle nostre latitudini. "Passata la fase temporalesca - riprende Nanni - il tempo sarebbe pronto a tornare stabile e soleggiato con un clima gradevole fino a metà settimana. Anche se per una nuova risalita delle temperature non ci sarebbe poi così tanto da aspettare: se inizialmente tenderanno ad aumentare in modo progressivo, già prima del weekend 24/25 agosto l’anticiclone africano avrà nuovamente esteso la sua influenza favorendo il ripristino a valori oltre la media stagionale". Se da una parte c’è chi sorride, dall’altra ci sono anche validissimi motivi per tenere a bada il buon umore. Il drastico cambio di scenario verrà infatti messo a segno da un fronte in arrivo dalla Groenlandia che causerà intensi temporali, ma anche nubifragi, grandine e raffiche di vento su diverse regioni. Il meteorologo Nanni spiega che se già domani assaggeremo il primo brusco cambiamento, lunedì molta instabilità coinvolgerà ancora il Nordest e il versante Adriatico. Il calo termico sarà brusco per via della massa d’aria, piuttosto fredda in quota, che andrà a sostituire quella africana. Mediamente perderemo dagli 8 ai 10°C rispetto ai valori attuali, ma durante i nubifragi (che potranno essere accompagnati anche da grandinate) se ne potranno perdere fino a 15 nell’arco di poche ore. Martedì l’area depressionaria entrerà nella sua fase di lento colmamento verso la penisola balcanica ma allo stesso modo promuoverà una certa ventilazione alimentata ancora dall’afflusso di aria meno calda che, oltre ad agitare il mare, avrà il merito di allontanare, almeno per qualche giorno, l’incubo della mucillagine lungo le nostre coste.