
Torna caldo il clima dei rapporti sindacali al magazzino Aster Coop di Pievesestina, già teatro in passato di aspre proteste. Ieri, in occasione dello sciopero indetto da Cgil, Cisl e Uil , le tre sigle sindacali hanno organizzato un sit-in. Il presidio si è svolto ordinatamente, sotto la costante sorveglianza delle forze dell’ordine e senza che venissero bloccati i mezzi in transito.
"Vogliamo livelli di inquadramento professionali adeguati alle mansioni svolte nel rispetto del contratto nazionale – erano le rivendicazioni – E progressione di carriera, il riconoscimento dei permessi retribuiti e la retribuzione delle festività senza far confluire tutto nel premio di risultato".
Tra le richieste c’è anche il recupero dei trenta minuti di pausa pranzo come orario di lavoro, l’adeguamento della mensa e l’estensione del diritto di accedervi anche ai lavoratori che sono in servizio in altre fasce orarie. O, in alternativa, l’istituzione di buoni pasto. "Chiediamo anche il pagamento dei primi tre giorni di malattia perché col tipo di lavoro che svolgiamo, durante l’anno può capitare di ammalarsi e non per questo dobbiamo rimetterci il salario".
Allo sciopero si è unito pure il Sindacato Generale di Base: "A differenza degli altri lavoratori della logistica, all’Aster Coop non vengono pagati i primi tre giorni di malattia. Malgrado sia chiaramente indicato dal contratto nazionale, a loro non è corrisposta la maggiorazione del 20% per il lavoro svolto di sabato, non è retribuita la pausa e, ancora, gli sono sottratti nove giorni di permessi retribuiti. Abbiamo raccolto la proposta dei lavoratori di proclamare una nuova astensione dal lavoro per giovedì e venerdì prossimi".
"Dopo oltre un anno di trattativa - è la replica di Aster Coop e firmata dal presidente del consiglio di gestione Claudio Macorig - il 6 ottobre è stato sottoscritto un accordo integrativo aziendale con le tre sigle firmatarie del contratto collettivo nazionale di lavoro. La percentuale di soci lavoratori che hanno partecipato allo scioperoè stata del 36%. Ci è difficile accettare le nuove richieste, che consistono nello scambio del servizio mensa con un buono pasto perché riteniamo assolutamente indispensabile che a metà turno ci sia la possibilità di fermarsi per consumare un pasto caldo. Per quanto riguarda il mancato rispetto del contratto nazionale, aspettiamo che i sindacati ci indichino quali sono gli articoli che vengono applicati diversamente da quanto sottoscritto da essi stessi a livello nazionale. A noi risulta che le condizioni applicate in Aster Coop siano di gran lunga di miglior favore".