REDAZIONE CESENA

Auto elettriche, la strada è segnata: "È il futuro, ma noi siamo fermi"

La percentuale di vetture ecologiche nel cesenate è ancora molto bassa

Auto elettriche, la strada è segnata: "È il futuro, ma noi siamo fermi"

La strada da fare è ancora lunga. In auto, certo. Ma resta da vedere con quale tipo di vettura. Il territorio cesenate si sta dimostrando in linea con le (basse) medie nazionali in relazione alla scelta di auto elettriche, che restano ancora una percentuale decisamente bassa (si conta il 4,4% del complessivo parco auto circolante in Italia che sale a poco meno del 10 se alle elettriche ‘pure’ si sommano i modelli ibridi). Eppure il nostro territorio sta investendo in maniera significativa per mettere a disposizione le necessarie infrastrutture adibite a ricarica. "A Cesena – analizza Vincenzo Maria de Rosa, amministratore delegato di Energia Corrente – l’offerta di colonnine è ampiamente maggiore rispetto all’utilizzo che ne viene fatto. Da una parte il segnale è positivo, perché certifica la propensione delle istituzioni territoriali a muoversi nella direzione di quello che sarà il trend preponderante nel prossimo futuro, ma dall’altra parte c’è il fatto che gli automobilisti continuano a guardare dall’altra parte". De Rosa parla di stereotipi e di eccessivi timori legati a costi, autonomia e praticità dei mezzi: "Non conta solo il prezzo di listino, ma anche l’impatto legato alla manutenzione e ai consumi. Oggi i livelli di autonomia sono aumentati e sono destinati a farlo ancora di più nel prossimo futuro. Il settore delle batterie è uno di quelli che sta beneficiando di maggiori investimenti, abbinati a costanti risultati concreti in termini di performance. E’ il futuro, gli altri paesi europei stano correndo su quella strada. Noi no. I cambiamenti climatici sono un dato di fatto impossibile da ignorare. Il futuro che ci aspetta sarà per forza diverso e per invertire la rotta non bastano mesi di comportamenti virtuosi, servono anni. I benefici saranno per i nostri figli, più probabilmente per i nipoti. Però nel frattempo si realizzano pale eoliche sempre più potenti in grado di ottimizzare l’energia del vento e si mettono a punto vernici ‘superbianche’ in grado garantire effetti riflettenti sulle pareti, abbassando il calore. I tetti con pannelli fotovoltaici sulle aziende garantiscono temperature inferiori all’interno rispetto alle tradizionali corporature in lamiera, le tegole cambieranno caratteristiche. Il percorso è segnato, ora è decisivo stabilire con quali tempistiche imboccheremo la strada giusta".

Luca Ravaglia