
Da sin: Fabiola Casadei, Alberto Maria Ugolini, Giovanni Paganelli, Marcella Tazzari
Inizierà nei prossimi giorni all’università statale di Baku, in Azerbaigian, la sperimentazione sull’uomo di una molecola antitumorale sviluppata in collaborazione tra l’Irst di Meldola e l’Università di Ferrara. Si tratta della molecola FP4D, dove FP indica la Fondazione Elisabetta Pocaterra e D rappresenta Denis Ugolini, politico repubblicano e imprenditore cesenate scomparso a 62 anni il 19 novembre 2016. Il numero 4, infine, è dato dal fatto che la molecola ha quattro bracci con i quali si lega alle cellule tumorali di pancreas, fegato, mammella e polmone. La convenzione con l’università di Baku contribuirà a un’accelerazione della prima fase sperimentale.
Denis Ugolini, malato di tumore ai polmoni, fondò insieme ad alcuni amici l’Associazione Salute e Libertà che da sette anni collabora all’attività di ricerca del professor Giovanni Paganelli, oncologo e ricercatore con esperienze internazionali.
La notizia è stata data dallo stesso professor Paganelli e dalla ricercatrice dell’Irst Marcella Tazzari nella serata di raccolta fondi organizzata dall’Associazione Salute e Libertà al ristorante Terre Alte in occasione dell’ottavo anniversario della scomparsa di Denis Ugolini. All’evento, condotto da Fabiola Casadei, ha contribuito con i suoi vini l’azienda agricola Podere Palazzo; vi hanno partecipato una settantina di persone e sono stati raccolti circa cinquemila euro che contribuiranno a finanziare una borsa di studio per la prima fase della sperimentazione sull’uomo della molecola EP4D che ha già dato risultati incoraggianti sugli animali.
Il sostegno a questa ricerca è iniziato tre anni fa con un torneo di maraffone al Castello di Sorrivoli. Nei sette anni di attività, l’associazione ha finanziato borse di studio e ricerche per un totale di oltre 51.000 euro.
"Anche un euro in più – ha affermato Alberto Maria Ugolini, figlio di Denis e presidente di ‘Salute e Libertà’ – è utile per aiutare questa ricerca spontanea-accademica e non industriale, il cui successo dipende anche da queste iniziative benefiche".
Paolo Morelli