
I volontari della Misericordia Valle Savio e della Caritas
Il mondo aspetta la pace in Ucraina. Ma intanto in Ucraina si continua a morire. O a vivere di stenti tra le macerie di quelle che un tempo erano città e ora sono soltanto ruderi, dove manca tutto, anche le cose più semplici. Anche quelle più importanti. Mentre in Ucraina si combatte, a Cesena in tanti non dimenticano le estreme difficoltà nelle quali vive la popolazione. Così ieri mattina dal polo di autotrasporti Vignali sono partite 120 tonnellate di cibo e beni di prima necessità destinate alle zone più martoriate del territorio in guerra contro la Russia. Questa è la settima missione umanitaria che è stata resa possibile dall’abnegazione della Misericordia della Valle del Savio guidata dal presidente Israel De Vito, alla cui struttura si sono aggiunti Andrea Casedei della Caritas diocesena e l’imprenditore cesenate Valchirio Piraccini. Le 120 tonnellate di merce sono state caricate su cinque camion all’interno dei quali sono confluiti i frutti concreti di un impegno durato mesi, il tempo durante il quale i volontari hanno organizzato il nuovo viaggio, partito da Cesena con direzione Lezajsk, in Polonia, dove si trova il magazzino Caritas che dista circa 50 chilometri dal confine ucraino. L’operazione ha riguardato anche la Basilica, da dove sono partiti due tir carichi di frutta e verdura e cinque tonnellate di cibo in scatola. Tra i principali donatori cesenati ci sono il Rotaract, la dottoressa Federica Fabbri, le parrocchie di Sant’Egidio e di Gambettola, Davide Turci e Marzia Martini, Romano Zamagni, Vittorio Alvisi, Vito Ragazzini, l’architetto Andrea Amaducci, lo studio Comandini, il preside in pensione Guglielmo Poggioli, il Rotary Novafeltria, ScartiAmo di Cesena, Emporio Solidale ‘il Barco’, il gruppo anziani della parrocchia di Gattolino, la direzione Mercato ortofrutticolo di Cesena e il centro missionario ‘Cesarina Pollini’ della parrocchia dell’Osservanza.
l.r.