Carisport Cesena, "Dopo l’alluvione al palazzetto danni per oltre 1 milione. Siamo già all’opera"

L’assessore allo Sport Christian Castorri fa il punto della situazione "Rimosso tutto il parquet, anche il rivestiemnto è infradiciato: l’obiettivo è quello di renderlo agibile per l’inizio di ottobre"

Cesena, 3 giugno 2023 – Assessore allo sport Christian Castorri, il Carisport è uno degli impianti cesenati più segnati dall’alluvione. Le immagini del parquet rimosso hanno fatto scalpore: è la fine di un’epoca?

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"Il nostro palazzetto ha subìto danni per oltre un milione di euro. Molte cose dovranno essere cambiate, ma no, non è la fine. E’ piuttosto l’inizio di un nuovo percorso che ci permetterà di riammodernare l’impianto".

Danni ingenti al palazzetto dopo l'alluvione
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Qual è la situazione attuale?

"Effettuando i primi lavori, abbiamo individuato altre criticità: sotto al parquet, che è appunto stato rimosso, c’era un rivestimento infradiciato e pure il massetto in certe zone merita interventi. Servirà mettere mano anche alla tribuna retrattile, alla pavimentazione e a parte dell’impiantistica. Non a tutta, fortunatamente".

Da dove si partirà?

"Siamo già partiti. L’obiettivo è quello di rendere agibile il Carisport entro l’inizio di ottobre, in concomitanza con l’avvio della nuova stagione sportiva e non solo".

Pensa anche a concerti ed eventi?

"Il nostro impianto può essere una valida soluzione per tanti tipi di proposte, che è giusto tornare a valorizzare appieno".

Servirà fare in fretta.

"Ci muoveremo per fasi. Siamo già sul punto di stanziare 300.000 euro per i primi interventi, ai quali ne seguiranno altri, con l’aiuto della Regione e del Governo. Siamo in contatto anche col ministro Andrea Abodi. Per rialzarci dalle conseguenze dell’alluvione non possiamo restare soli".

Nel frattempo stava partendo il bando per la nuova gestione dell’impianto, della durata quinquennale.

"Lo abbiamo congelato per un mese con effetto dal 26 maggio. Ci servirà un’istruttoria in grado di stabilire in maniera certa i danni, gli interventi e i tempi di ripristino, in modo da poter garantire ai partecipanti al bando informazioni attendibili e trasparenti. Volendo stilare una tabella di marcia di massima, il bando potrebbe restare aperto dal 26 giugno fino alla seconda metà di luglio, per arrivare quindi alla designazione del vincitore appunto per l’inizio dell’autunno, quando contiamo di riaprire le porte del Carisport".

Sarà l’occasione per effettuare anche interventi di manutenzione che erano già stati presi in considerazione?

"Stiamo ragionando su tutto, senza preclusioni. Compresa per esempio la possibilità di installare un nuovo e più funzionale impianto di riscaldamento (e raffrescamento), magari anche a pavimento, che possa consentire di intervenire su aree specifiche della struttura a seconda delle occasioni. Per intenderci, durante un allenamento non è necessario che tutto il Carisport sia uniformemente riscaldato fino all’ultima fila della gradinata superiore. Ne faccio anche una questione di utilizzo razionale dell’energia, oltre che di costi delle bollette, ovviamente".

Ci sono altri impianti particolarmente sofferenti dopo l’alluvione?

"In termini di costi di intervento, il Carisport rappresenta con ogni probabilità il nodo di maggior rilievo, ma pure la vicina pista di atletica e il centro sportivo di Borello hanno dovuto fare i conti con grossi danni".