Sulla vicenda del Centro Sociale di Accoglienza Turistica che l’Amministrazione vuole realizzare a Gatteo Mare interviene Angelo Ricci, coordinatore del Cantiere Civico. Partendo per prima cosa dalle polemiche su di loro: "Non siamo una lista civica – chiarisce infatti Ricci –, ma un semplice gruppo di cittadini che si riconosce nel centrosinistra e che sta raccogliendo idee per il paese". Così nasce la petizione online lanciata per raccogliere le opinioni sul ‘Centro Sociale di Accoglienza Turistica’. In meno di un mese sono stati raccolti quasi 7000 No – spiega Ricci –, a fronte di circa 2000 residenti. Le norme sulla privacy ci impediscono di fornire uno spaccato dei dati ma è evidente che nessuno vuole quella orrenda colata di cemento: non la vogliono i turisti che provengono, e firmano, da ogni parte d’Italia e soprattutto non la vogliono i residenti. Per capire il loro stato d’animo, basta leggere i commenti sui social. Solo il nome di quell’ecomostro da 650mila euro genera ambiguità".
Angelo Ricci dice che l’ormai proverbiale allergia al dialogo che da sempre contraddistingue questa amministrazione ha impedito la discussione del progetto con gli attori interessati come associazioni di categoria e consulta di frazione.
E continua: "Così eccoci a porre ad alta voce le domande che tanti concittadini oggi sussurrano. Condividiamo la necessità di ridurre gli accessi dei pullman nel centro di Gatteo Mare. Scopriamo poi che "esiste un progetto di riqualificazione dell’area con nuove piantumazioni e arredi". Dov’è questo progetto? È pubblico? Soprattutto, come verrà finanziato? Il nostro è l’unico Comune rivierasco che nel 2019 non ha beneficiato dei fondi relativi al bando regionale Waterfront: questa giunta presentò un progetto di riqualificazione del castello di Gatteo Paese ma, come si evince già dal nome, il bando era dedicato a progetti di riqualificazione del litorale. Signor Sindaco, davvero sono altri quelli così maldestri da tenere lontani i turisti dalle nostre spiagge?"