LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Cesena, Calò mette la musica giusta: "Voglio entrare con Romagna Capitale"

L’ex di turno pensa alla sfida con la Juve Stabia: "Che bella l’atmosfera del nostro stadio. Sono pure intervenuto sulla playlist"

L’ex di turno pensa alla sfida con la Juve Stabia: "Che bella l’atmosfera del nostro stadio. Sono pure intervenuto sulla playlist"

L’ex di turno pensa alla sfida con la Juve Stabia: "Che bella l’atmosfera del nostro stadio. Sono pure intervenuto sulla playlist"

"I gruppi ‘veri’ li vedi nei momenti difficili: il modo in cui esci da quei momenti, decide la tua stagione. Noi ne siamo usciti bene. E dunque eccoci qua, pronti a salire ancora di colpi in vista del gran finale". Giacomo Calò si gode il momento, contando i minuti che separano lui e il Cavalluccio dalla gara contro la Juve Stabia che potrebbe chiudere con ampio anticipo il capitolo salvezza.

"E’ di quello che bisogna parlare – conferma Calò – perché mantenere la categoria è l’obiettivo cardine che abbiamo messo nel mirino fin dal primo giorno di ritiro. Se sei una neopromossa, questo vale a maggior ragione. Ci mancano ancora dei punti e fino a quando non li avremo, se qualcuno mi parla d’altro io non ascolto…". Sta diventando una questione scaramantica.

"No. Parlo per esperienza diretta, purtroppo. Tra l’altro legata proprio agli anni in cui giocavo con la Juve Stabia: a 10 giornate dalla fine avevamo 36 punti. In quelle rimanenti ne aggiungemmo soltanto 5 e dovemmo salutare la categoria. Dunque con me niente giochetti: quella volta mi è bastata. Voglio che la matematica mi dica che sono salvo, poi vediamo".

Ricordi da ex?

"Bellissimi. Avevo 20 anni, conquistammo la serie B, ho disputato stagioni importanti, stringendo legami di amicizia vera con tante persone. Ricordi che mi porto dentro ed esperienze che mi hanno formato tanto come calciatore, in un ambiente nel quale si lavora davvero bene".

Di Cesena invece cosa dice?

"Che di certo non è da meno. E’ il luogo ideale dove vivere, giocare a calcio e pensare alla famiglia. Tutto bellissimo, dall’accoglienza della comunità al tifo allo stadio".

Parliamo dei tifosi.

"Come per la faccenda della salvezza, non è questione di frasi fatte: fanno la differenza, sul serio. Potrei citare tanti casi, ma vado con l’esempio della gara della Salernitana".

Klinsmann ha parato il rigore dei campani.

"E da lì ci siamo ‘fatti prendere’ dalla nostra gente, andando a vincere. Vogliamo goderci ogni minuto a contatto con questo ambiente.. ecco perché sono riuscito a mettere lo zampino sui tempi della playlist pre partita…".

Sentiamo.

"La canzone ’Romagna Capitale’ mi ha conquistato. E lo ha fatto anche coi miei compagni. Il problema però era legato al fatto che mentre andavano le note, noi eravamo negli spogliatoi e quando entravamo in campo era finita, o ai titoli di coda. Ora non più. Ora ce la godiamo alla grande. E’ il modo migliore per iniziare".

Come valuta il suo campionato?

"I conti si fanno alla fine e dipendono tanto dal risultato della squadra. Per ora direi bene. Molto bene. Ho anche segnato due gol… Pardon, uno. Quello con lo Spezia lo hanno annullato…. Credo se lo ricordino in molti. Io di certo…".

E ora?

"Ora ci aspetta una gara dura. Per essere eleganti, all’andata, non fu una delle nostre migliori partite (il Cavalluccio perse 1-0, ndr) e ora vogliamo rifarci. Il merito fu anche dei nostri avversari, che hanno decisamente grandi qualità. I nomi fanno la squadra, ma non servono solo quelli. La Juve Stabia è un’altra neopromossa, molto ben amalgamata, ben organizzata e che corre tanto. Sarà una gara estremamente tattica".

In palio c’è tanto.

"Tutte le partite valgono tanto, a maggior ragione quando si avvicina la fine. Noi arriviamo con lo spirito giusto, la mentalità giusta. E la voglia di non fermarci".