
Raffaele Celia è arrivato in. Romagna la scorsa estate, reduce dalla retrocessione maturata ad Ascoli: «Volevo dimostrare a me stesso di valere la B»
La gara più importante è sempre la prossima. E’ con questo approccio che si costruisce una mentalità vincente. Però nel caso specifico del Cesena, l’impegno che aspetta il Cavalluccio dopo la sosta di questo fine settimana è davvero quello destinato a fare da spartiacque della stagione: se domenica 30 marzo i bianconeri dovessero riuscire ad affondare la Juve Stabia che li precede di una lunghezza, conquisterebbero la quota 45 punti che varrebbe il sesto posto, la salvezza in cassaforte e l’aria purissima di chi a quel punto potrebbe respirare il clima playoff con la consapevolezza di non avere niente da perdere. E’ una di quelle partite che valgono una stagione e nelle quali tutti sognano di essere protagonisti, compreso Raffaele Celia, arrivato in Romagna quest’estate in cerca del rilancio personale e che da allora lavora duro per conquistare spazio e minuti alla corte di mister Michele Mignani.
Celia, siamo alla quiete prima della tempesta? "Sappiamo quanto vale la gara che ci aspetta e ovviamente già da questi giorni la stiamo preparando con la massima attenzione. Personalmente sto bene e sono intenzionato a farmi trovare pronto in qualsiasi circostanza. Il traguardo che può darci la certezza di restare in B è davvero a un passo".
La questione della salvezza matematica sta diventando monotona… "Sarà anche vero, ma è ragionando in questo modo che siamo riusciti ad arrivare fin qui. Fin dall’inizio del torneo abbiamo focalizzato il nostro obiettivo, senza farci distrarre da altro e pensando a una gara alla volta".
Una gara alla volta, eccovi a 42 punti. "Ce li meritiamo tutti. Tanto più che siamo in un buon momento, abbiamo collezionato risultati importanti contro squadre forti e l’entusiasmo non manca. E per di più…".
Cosa? "Abbiamo una questione aperta con le statistica. In particolare con quella che dice che fin qui dopo ogni sosta siamo ripartiti col piede sbagliato".
Le statistiche sono fatte per essere smentite. "Vogliamo farlo, soprattutto vogliamo farlo ora. Perché sì, è evidente che la gara che ci aspetta sarà davvero importante".
Due neopromosse che volano in alto e che si affronteranno senza patemi. Ci sarà da divertirsi. "Sarà una gara dura, che probabilmente verrà decisa dagli episodi. Loro giocano bene e come noi vengono da un periodo positivo: non dovremo concedergli spazi e dovremo essere bravi a metterli in difficoltà. Anche con l’aiuto del nostro pubblico, che in occasioni come queste, davvero rappresenta l’arma in più. Un aspetto cruciale sarà quello di capitalizzare al massimo l’adrenalina che riempirà l’aria".
E’ contento di aver scelto Cesena? "Certo. Venivo da stagioni personalmente complicate, chiuse perdendo la categoria sul campo. Volevo dimostrare a me stesso di essere ancora un giocatore di B e per farlo ho scelto di sposare in pieno questo progetto, mettendomi a disposizione di tutti. Porto entusiasmo e determinazione, sono uno che in partita come in allenamento non si ferma mai. E’ così che mi sono ritagliato spazio in campo, dando tutto per meritare fiducia".
Si sarebbe aspettato i piani alti della classifica? "Sì, senza tergiversare. Quando arrivai vidi un gruppo che andava ai 200 all’ora, che aveva qualità e motivazioni. Mi resi subito conto di essere finito in una squadra forte. L’unità del gruppo è un ulteriore valore aggiuto".
E ora? "Ora andiamo a prenderci i punti che mancano per la salvezza. E poi pensiamo al resto. Andiamo a divertirci".