Cesena, il caso della vigilessa bocciata perché bella: "Non siamo maschilisti bavosi"

Il sindaco Enzo Lattuca risponde alla ragazza che gli ha fatto causa. "Non idonea per altri motivi"

Il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca

Il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca

Cesena, 21 dicembre 2022 – Si è sentita esclusa per la sua bellezza, e ha trascinato il Comune di Cesena, e il sindaco Enzo Lattuca, davanti al giudice del lavoro di Forlì sostenendo che l’Amministrazione l’avrebbe esclusa dalla polizia locale, perché giovane donna (27 anni) di bell’aspetto, "non adatta a indossare la divisa della polizia locale, dovendo invece adattarsi ad un ruolo più stereotipato, da Barbie bionda e sorridente, tutta gambe e niente cervello".

Sindaco Enzo Lattuca, nel ricorso presentato al giudice del lavoro la vostra Amministrazione viene definita ’maschilista e retrogada’, cosa risponde?

"Non accetto che l’Amministrazione venga rappresentata come se fosse fatta di vecchi bavosi e maschilisti. È un’accusa pesante, assolutamente priva di ogni fondamento".

Ma la giovane aspirante vigilessa sostiene di essere stata respinta per la sua avvenenza fisica...

"Perché mai avremmo dovuto escluderla per la sua bellezza? Non capisco perché in tutto questo assurdo racconto, portato addirittura in un’aula del tribunale, un elemento estetico possa diventare una causa di esclusione dal corpo della polizia locale. Cosa pensa che non ci siano dipendenti donne nel Comune di Cesena, o magari che assumiamo solo donne brutte?"

Quindi non c’è stata una discriminazione di genere?

"Ma quale discriminazione? C’è stata una valutazione tecnica da parte di un organo giudicante in cui tra l’altro erano presenti due donne".

Perché la 27enne non ha superato la prova?

"Io non facevo parte della commissione, ma c’è stata una valutazione e la ragazza è stata giudicata non idonea".

Quante dipendenti di sesso femminile ci sono in Comune a Cesena?

"I numeri parlano da soli: il Comune ha in tutto 587 dipendenti di cui 386 sono donne e 201 sono uomini. In più il 45% dei dirigenti e capi settore sono donne. Lo stesso segretario generale lo è. Nella polizia locale che conta 79 dipendenti, ci sono 47 uomini e 32 donne. Le accuse mosse nei nostri confronti sono fantasiose, irrazionali e offensive".

Ma perché vi sono state mosse simili accuse se non c’è niente di vero?

"Questa è una bella domanda, ma non sono io che devo fare delle valutazioni. C’è un giudice del lavoro che valuterà il caso. E’ stato presentato un ricorso urgente un mese fa con la richiesta da parte della ragazza di assunzione come agente nella polizia locale. Ieri c’è stata la prima udienza e il giudice si è riservato di decidere".

Il vostro avvocato sostiene che il processo ’causa un danno al Comune per il discredito all’immagine dell’Ente e dei suoi dipendenti’. Chiederete un risarcimento?

"Ah non lo so. A questo ci penseranno i legali che faranno sicuramente un ottimo lavoro".