DANIELE ZANDOLI
Cronaca

Cesena: pareggio col Frosinone complica la corsa playoff

Il Cesena pareggia col Frosinone e vede complicarsi la corsa ai playoff. Decisivo il derby col Modena a Pasquetta.

La delusione di Cristian Shpendi domenica nel match contro il Frosinone

La delusione di Cristian Shpendi domenica nel match contro il Frosinone

Il pareggio col Frosinone è stato valutato negativamente da parte del popolo del Manuzzi, conscio che a forza di punticini si giunge alla salvezza, ma si perde il treno dei playoff. Vero, a tiro del Cavalluccio (44) restano Palermo a 45 e Bari, stessi punti del Cesena, ma favorito dagli scontri diretti (vittoria e pari per i pugliesi). Quindi per riottenere il pass playoff, zona in cui i romagnoli sono stati per gran parte del campionato, non resta che fare un punto in più del Bari. Tra l’altro si profila un altro scontro diretto in ottica playoff, il derby col Modena (41) in programma lunedì di Pasquetta. Due risultati su tre sono favorevoli ai romagnoli, con un altro pareggio terrebbero a distanza i canarini e ovviamente ancora meglio in caso di vittoria al Braglia. Dovesse invece vincere il Modena la situazione diventerebbe ulteriormente complicata per i bianconeri che si vedrebbero raggiungere da un’altra pretendente, a quel punto a sua volta favorita sempre dagli scontri diretti (pari e vittoria).

Gran parte dei fischi durante e alla fine del match col Frosinone nasce probabilmente dalla frustrazione del tifoso che dava per scontato il raggiungimento dei playoff, dopo aver messo al sicuro la salvezza. Come al solito il parafulmine delle contestazioni è l’allenatore, anche se nel caso specifico è abbastanza arduo addebitare qualcosa a Mignani, valutata la forza dell’avversario e il suo felice stato psicofisico. Il Frosinone è sempre quella squadra reduce dalla serie A dove aveva fatto bene fino all’ultimo turno quando retrocesse immeritatamente. Che poi in classifica sia ancor alle spalle del Cesena va a merito dei romagnoli e di chi li guida, capaci di competere con formazioni dagli organici non confrontabili, fatta eccezione per la Juve Stabia.

Inoltre a Mignani, nel momento del rush finale, è venuto meno l’attacco che può contare solo su una punta effettiva, Shpendi, mentre La Gumina e Russo, i colpi di gennaio, in grado di garantire soluzioni alternative, sono ancora fermi ai box. Il vero handicap stagionale del Cavalluccio è stata la carenza per infortunio delle punte. Prima si è bloccato Shpendi, ci ha messo quattro mesi per tornare al gol e dolorosamente occorre riconoscere che è lontano parente dello sbarazzino bomber della prima parte del campionato. Mignani col Frosinone ha fatto una scelta tecnica per evitare al ragazzo albanese l’isolamento di Bolzano in cui Pietrangeli non gli ha fatto toccare palla. Ha schierato il falso nove, Antonucci, nel tentativo di stanare il catenaccio ciociaro senza dare punti di riferimento, riservandosi l’alternativa Shpendi per la ripresa. I fischi per la ragnatela dei passaggi in ripartenza dal basso, ad Antonucci e alla squadra al termine sono ingenerosi e non tengono conto dei dati oggettivi.

Daniele Zandoli