REDAZIONE CESENA

Cna Costruzioni: "Un patto per l’edilizia"

Il presidente Balzani: "Va garantita stabilità ad un settore esposto alle variabili economiche con azioni congiunte tra istituzioni, imprese e ordini professionali".

Il presidente di Confartigianato Costruzioni di Forlì-Cesena Piergiovanni Balzani rivolge un appello agli attori istituzionali ed economici del territorio e alle Regione Emilia-Romagna

Il presidente di Confartigianato Costruzioni di Forlì-Cesena Piergiovanni Balzani rivolge un appello agli attori istituzionali ed economici del territorio e alle Regione Emilia-Romagna

"La riqualificazione energetica degli edifici esistenti è cruciale per ridurre i consumi e le emissioni di CO2 come previsto dagli obiettivi europei per il 2030-2050, ma per riuscirci servono misure che promuovano innovazione e sostenibilità". Ad affermarlo è Piergiovanni Balzani, presidente Cna Costruzioni Forlì-Cesena. "Istituzioni, parti sociali e tutte le componenti della filiera edilizia, in particolare le piccole imprese – prosegue – devono lavorare insieme per costruire una tabella di marcia realistica che favorisca la transizione energetica, ma anche la formazione di una forza lavoro qualificata".

Un aspetto centrale per la sopravvivenza del settore è infatti la sicurezza sul lavoro. Le piccole e medie imprese, che costituiscono la maggioranza del comparto edilizio (8.087 nella provincia di Forlì-Cesena, di cui 5.613 imprese costruzioni e 2.474 società immobiliari)), sono particolarmente esposte alle variabili economiche. "Un grande patto tra istituzioni, imprese, ordini e collegi professionali, banche, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali potrebbe rappresentare la chiave per garantire la stabilità e la sostenibilità a lungo termine di un settore cruciale che, tra effetti diretti e indotto, contribuisce per almeno il 15% al Pil nazionale - sottolinea Balzani -. L’Emilia Romagna, che ha dimostrato un impegno crescente verso la sostenibilità e l’efficienza energetica con politiche come il Piano energetico regionale, potrebbe giocare un ruolo di leadership nella transizione energetica, utilizzando risorse pubbliche per incentivare la ristrutturazione e il miglioramento delle abitazioni e coinvolgendo anche il sistema bancario per finanziare questi interventi".