
L’azienda Cocif
Longiano (Cesena), 30 marzo 2018 - Lungo incontro presso la sede della Cocif a Ponte Ospedaletto di Longiano, la società cooperativa che ha sede a fianco della via Emilia e che produce a livello industriale porte e finestre. Al tavolo le organizzazioni sindacali territoriali che lo avevano richiesto e la dirigenza della Cocif composta fra gli altri dal presidente Luca Benedettini e dal direttore generale Piero Cataldo. Motivo del contendere le segnalazioni arrivate ai sindacati da parte di alcuni dipendenti della Cooperativa che avevano dichiarato di avere ricevuto pressioni per accettare, in cambio di un incentivo economico di 18mila euro, la risoluzione del rapporto di lavoro. I dipendenti avevano avvisato i sindaci che sono così intervenuti.
Al termine dell’incontro non ci sono state dichiarazioni della direzione Cocif, mentre le organizzazioni sindacali hanno emesso un comunicato congiunto. "Abbiamo ricordato alla direzione che alla procedura di mobilità da loro aperta il 16 febbraio 2018, durante il contratto di solidarietà e che riguarda 20 dipendenti dei quali 14 operai e 6 amministrativi e tecnici , ha fatto seguito un esame congiunto in cui si è pervenuto alla sottoscrizione di un accordo sindacale l’8 marzo scorso, firmato da tutte le parti chiamate in causa, che prevede che i dipendenti da licenziare saranno individuati secondo l’unico criterio della volontarietà, non con l’opposizione al licenziamento, e dietro il riconoscimento di un incentivo all’esodo".
"La direzione - prosegue la direzione - ha dichiarato di non aver agito in spregio all’accordo sindacale e di non aver fatto alcuna pressione sui dipendenti. Ha dichiarato inoltre di aver contattato diversi lavoratori e che proseguiranno anche nei prossimi giorni in questa direzione, con l’unico intento di garantire la prosecuzione e la sostenibilità della Cooperativa, ma senza alcuna intenzione di effettuare licenziamenti indotti, né tantomeno prendere provvedimenti su chi non avesse dichiarato il proprio interesse ad accettare".
I sindacalisti che erano presenti ieri mattina all’incontro, Giuseppe Meglio della Feneal Uil, Roberto Casanova della Filca Cisl e Mauro Bianchi della Fillea Cgil, hanno dichiarato la loro disponibilità, qualora fosse necessaria, una volta esauriti tutti gli ammortizzatori sociali a disposizione, a valutare le possibili soluzioni atte a scongiurare ulteriori ripercussioni occupazionali.