Confcommercio e Confesercenti con i residenti: "La città perde un luogo di culto e un riferimento"

I direttori delle due associazioni di categoria: "Già troppe le attività chiuse, servono decoro e iniziative"

Confcommercio e Confesercenti con i residenti: "La città perde un luogo di culto e un riferimento"

Barbara Pesaresi, direttrice di Confesercenti e Roberto Fantini della Confcommercio

Le associazioni di categoria vogliono che la chiesa dei Cappuccini mantenga la sua funzione. Roberto Fantini, direttore di Confcommercio Cesenatico, si schiera apertamente: "La partenza dei frati e la chiusura della chiesa è una perdita enorme per la città, perchè si tratta di un luogo di culto che da 400 anni è un punto di riferimento per i cesenaticensi. Noi tutti fin da bambini abbiamo frequentato la chiesa dei Cappuccini e, anche solo passandoci davanti non si poteva fare a meno di volgere lo sguardo al suo interno e sentirsi a casa. L’idea poi di trasformarla in un centro Caritas, seppure si tratti di iniziativa lodevole, non è assolutamente condivisibile. La chiesa deve restare un luogo di culto per i fedeli e patrimonio storico artistico di Cesenatico. Al sindaco chiediamo di farsi forte portavoce della volontà dei suoi cittadini, anche se riteniamo che sia la Curia l’interlocutore cui rivolgersi per riconsiderare questa inaspettata quanto invisa decisione che tutti noi contestiamo".

Dello stesso parere Barbara Pesaresi, direttrice di Confesercenti: "Condividiamo le perplessità mosse da commercianti e cittadini. Certamente gli ampi spazi esistenti, cucina e stanze per alloggio, sono utili alla Caritas per accogliere poveri e bisognosi, ma i dubbi sollevati dai residenti e dalle attività economiche sono certamente motivati. Assistiamo ad un continuo cambiamento della nostra città, non sempre favorevole, con la chiusura delle attività ed in modo particolare dei piccoli negozi. Ci siamo espressi più volte sulla crisi dei consumi e i cambiamenti nel modo di fare acquisto che sono le motivazioni; ma al tempo stesso sosteniamo che decoro, pulizia e iniziative ludico-culturali debbano essere la cornice della nostra città, in particolare per le zone di maggior pregio".

g. m.