"Da Milano a Cervia, sono tornato alle origini"

Lo stilista Federico Cina ha presentato alla Fashion week la sua collezione di capi ‘Salsedine’ ispirata alle saline romagnole

Migration

di Maddalena De Franchis

È andato via da Sarsina, la cittadina in cui è cresciuto e ha imparato a cucire abiti dalla zia sarta, perché la vita placida della piccola comunità rurale gli stava stretta. Poi, una volta allontanatosi, ha riscoperto le sue radici e le ha fatte diventare parte integrante del suo marchio, fino a decidere di far ritorno definitivamente nella terra natia. Ricorda da lontano il felliniano ‘Amarcord’ la parabola di Federico Cina, giovane stilista applaudito dalla stampa di settore e ritenuto fra i più promettenti della sua generazione. Nei giorni scorsi, Cina ha presentato alla Milano Fashion week – la settimana dedicata alla moda uomo per la primavera-estate 2023 – la sua ultima collezione, intitolata ‘Salsedine’ e chiaramente ispirata alle saline di Cervia.

"Gli avvenimenti degli ultimi anni – dalla pandemia alla guerra - hanno costretto tutti noi a vivere una sorta di esperienza di riflessione collettiva e universale, in cui ci siamo posti domande e interrogativi sul nostro ‘io’ più intimo", ha commentato Cina a margine della presentazione milanese. "Una volta consumati gli strati più superficiali della nostra identità, restiamo nudi ed esposti, avvolti solo da un crescente senso di precarietà: nella collezione, questa fragilità è rappresentata dall’uso di trasparenze, effetti corrosivi, strappi, rotture, capi destrutturati e poi ricomposti".

Proprio dall’accettazione della fragilità come valore aggiunto scaturisce ciò che lo stilista chiama "l’essenza, le origini, il mio ‘io’ più profondo": il ricordo infantile delle estati trascorse in Riviera, l’odore della salsedine e i segni che questa lascia sui corpi che si asciugano al sole. Ecco, quindi, che gli elementi d’imperfezione dei capi - le cuciture a taglio a vivo o l’applicazione irregolare del colore nel tessuto e nella maglieria, come se gli abiti fossero sbiaditi dal sole - vengono enfatizzati e mostrati con orgoglio, diventando metafora di difetti capaci di rendere ciascun individuo unico e speciale.

Fondamentale resta, dunque, il legame con il territorio, un motivo che torna frequentemente nei lavori del talentuoso designer sarsinate. In questo caso, in particolare, le saline di Cervia e i loro scenari magici hanno ispirato la palette di colori della collezione. Le vasche di raccolta del sale – in continua trasformazione dal bianco al rosa, fino al ruggine - i cumuli di sale nei magazzini, l’aspetto quasi desertico delle saline quando vengono completamente svuotate e il riflesso cangiante del sole sugli specchi d’acqua hanno contribuito a ispirare la stampa stagionale, fatta a mano e denominata, appunto, ‘salsedine print’.

Dopo il debutto con la collezione intitolata, non a caso, ‘Romagna mia’, nel 2019 Federico Cina ha vinto ‘Who’s On Next’, prestigioso primo premio assegnato ai marchi emergenti che sviluppano collezioni interamente realizzate in Italia. Nel 2021, poi, è stato selezionato tra i venti semifinalisti del Lvmh Prize 2021, riconoscimento internazionale dedicato ai giovani talenti della moda. Tra i suoi progetti più interessanti, una collaborazione con l’antica stamperia Marchi di Santarcangelo di Romagna e il supporto ad artisti, artigiani e fotografi locali, cui è dedicata un’apposita sezione sul sito ufficiale del brand.