"Da un anno non posso abbracciare mia figlia"

La bambina è stata portata in Polonia dalla madre. Il padre: "Il giudice ha stabilito che rientri a Cesena, ma l’attesa è lunghissima"

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"Sono dodici mesi che non vedo mia figlia e non ho idea di dove possa essere". E’ distrutto il professionista di 45 anni di Cesena che da un anno combatte la sua battaglia legale per riavere con sè la figlia di otto anni, portata in Polonia dalla madre un anno fa. "Il giudice polacco al quale mi sono rivolto - dice l’uomo - ha emesso due settimane fa il provvedimento definitivo che stabilisce che mia figlia deve rientrare in Italia, ma la madre non lo ha rispettato e stiamo aspettando l’autorizzazione per far eseguire il rientro forzato. Sempre che mia figlia venga trovata". La madre della bambina, originaria della Polonia, era partita con una scusa a settembre dello scorso anno, dopo la separazione dal marito, e da allora non ha fatto più ritorno. Il 45enne, un fisioterapista di Cesena, assistito dalle avvocate Sofia Carlino (nella foto) e Barbara Urbini, è comparso in tribunale in Polonia alcuni mesi fa, e il giudice ha ordinato alla donna di presentarsi con la figlia. La donna, secondo quanto riportato dall’ex compagno, dapprima non si sarebbe presentata e all’udienza successiva si è presentata sola dicendo al giudice: "la bambina sta bene con me e non vuole tornare a casa".

Ora, dopo una battaglia legale durata mesi, c’è un provvedimento definitivo che ordina il rientro della piccola a Cesena. "Smetterò di essere preoccupato solo quando potrò riabbracciarla - dice l’uomo - non so dove sia, e sono 4 mesi che non la sento al telefono. Non è iscritta a nessuna scuola in Polonia e non so se frequenti altri bambini o sia sempre sola. La situazione si sta muovendo, e i miei legali sono in contatto con console e ambasciatore, ma è più di un anno che aspetto di vederla e non ce la faccio più".

Annamaria Senni