
L’anteprima del cartellone del Bonci rispetta la tradizione, ospitando, domani alle 21, un’opera lirica del Conservatorio Maderna: Dido and Aeneas, tre atti su musica di Henry Purcell (1689), nell’edizione curata da Benjamin Britten and Imogen Holst (1959). Libretto di Nahum Tate. Restano valide le prescrizioni in materia di Covid, compresa la capienza al 50 per cento del teatro, dove sono state reinstallate le poltroncine dopo il recentissimo evento dedicato a Dante, è di circa 250 posti.
Il cast è composto interamente da allievi, musicisti e docenti del Maderna: la regia è di Alfonso Antoniozzi, docente di Arti sceniche; direttore di solisti, coro e orchestra è Gabriele Raspanti, docente di violino; maestro del coro Gianfranco Placci, maestri collaboratori al clavicembalo Francesco Triossi, Franco Ugolini. L’opera è il frutto del laboratorio delle classi delle insegnanti Alda Caiello, Valeria Esposito, Pia Zanca e Giuseppe Garberoli.
"Quello che gli spettatori vedranno – spiega la direttrice del Conservatorio Laura Pistolesi – è l’espressione di quanto, nonostante le difficoltà sanitarie, ha saputo realizzare il Maderna, quale centro di alta formazione artistica, che si mostra alla città, rappresentando un’opera in versione semiscenica, ovvero senza costumi teatrali, e con scenografie essenziali".
"Una forma sobria, ma non meno efficace – sottolinea il regista Antoniozzi -. Un modo per impiegare interamente le forze del Conservatorio, a preponderanza femminile nelle classi di canto e far sentire agli allievi la responsabilità che grava sulle loro spalle, senza orpelli e distrazioni per il pubblico". "Un’opera di corte o da salotto" dice il direttore Raspanti.
La vicenda, tratta dal libro IV dell’Eneide di Virgilio, capolavoro del melodramma britannico, eseguito in lingua inglese, narra di Enea, che, fuggito dalle rovine di Troia e diretto in Italia per fondare una nuova città, viene accolto a Cartagine nel palazzo della regina Didone. Tra i due sboccia l’amore, favorito da Belinda, sorella di Didone che auspica l’alleanza tra troiani e cartaginesi, ma osteggiato da una strega e le sue sorelle che, con una magia mandano un folletto travestito da Mercurio, ad annunciare a Enea che Giove vuole che lui riprenda immediatamente il mare.
L’eroe troiano, davanti alla reazione indispettita di Didone si propone di restare, ma la regina, offesa, lo caccia solo per essere stato sfiorato dall’idea di abbandonarla. Una volta partito il principe troiano, Didone si lascia morire, nello struggente lamento, che rappresenta uno dei brani più famosi nella storia del melodramma. Il ruolo della strega malvagia è ricoperto da Daniela Pini, professionista, ma anche allieva del Maderna.
Raffaella Candoli