Dopo Atr, polemica sulle perdite: "Parcheggi meccanizzati in rosso"

Il consigliere Di Placido (Cambiamo) attacca le giunte di sinistra. "Mai realizzato in 25 anni il piano comunale, l’azienda di trasporto pubblico lascia la gestione con un deficit di 600mila euro sui 250 posti in struttura".

Dopo Atr, polemica sulle perdite: "Parcheggi meccanizzati in rosso"

Dopo Atr, polemica sulle perdite: "Parcheggi meccanizzati in rosso"

"Il problema non è tanto Atr che cessa l’attività, ma la complessa gestione della sosta dei parcheggi meccanizzati, passata ora in capo a Energie per città, che ha criticità figlie di errori delle amministrazioni comunali negli ultimi 25 anni". Per il consigliere di Cambiamo Luigi Di Placido questa è la vera patata bollente del dopo Atr.

Consigliere Di Placido, sciogliere Atr era inevitabile?

"Visto il dimagrimento di funzioni e compiti, sì. Gli scopi per cui Atr venne creata, cioè la gestione del trasporto pubblico, sono stati modificati con le conseguenze del caso".

Allude al modo in cui è avvenuta la presa in carico della gestione della sosta da Atr?

"Ci vuole un po’ di memoria storica per valutare vicende come queste. Nel 1989 il Piano Urbano Parcheggi comunale fu affidato ad una società privata, che avrebbe dovuto gestire la sosta per 50 anni. Erano previsti dieci nuovi parcheggi, poi non tutti realizzati perché cambiarono gli indirizzi politici. E si aprì un contenzioso risolto con un accordo che prevedeva un risarcimento alla società privata pari a venti milioni".

Come mette insieme la cifra?

"Dai risarcimenti alla società privata, dalla percentuale degli incassi dei parcheggi e la loro integrazione, dai canoni di sorveglianza e manutenzione dei meccanizzati. Costi alti che potevano essere evitati o limitati, anche perché non tutti i parcheggi sono stati realizzati nonostante la città ne abbia ancora bisogno come dimostra l’accordo tra Comune e Sacro Cuore per la nuova area di sosta. Qualcuno si assumerà mai la responsabilità di tutto questo?".

Muove addebiti sulla gestione della sosta?

"Nata per gestire il trasporto pubblico, è diventata il gestore della sosta in città. Dal 1998 di quella su strada, poi con l’affitto di ramo d’azienda dei meccanizzati dopo la transazione con la società privata, quindi con l’acquisizione di quel ramo d’azienda. L’amministrazione dichiara di non avere fatto alcun esborso, li ha fatti fare però Atr, di cui detiene il 72%. Curioso che nel dibattito in consiglio comunale nel 2018 si parlasse di accrescere le competenze della sosta. Qualcosa non deve avere funzionato bene".

La gestione della sosta ora è in capo a Energie per Città.

"Ma l’assessora competente non ha risposto su come ovviare alla perdita annua di 600mila euro dei 250 posti di parcheggi in struttura, su quale è la loro vita residua e su come sostituirli quando diventeranno obsoleti".

Andrea Alessandrini