E45, Di Maio diserta il vertice

I sindaci criticano il ministro. "Ammortizzatori ai lavoratori, ma nulla alle aziende"

Lavori sull'E45

Lavori sull'E45

Cesena, 6 marzo 2019 - Sugli interventi a favore di lavoratori e imprese danneggiati dalla E45 bloccata riesplode la polemica politica: dei sindaci dell’Unione Valle Savio contro il ministro Luigi Di Maio e dei Cinquestelle contro la Regione Emilia Romagna. Ai sindaci non è andato giù il forfait inatteso del ministro del lavoro Di Maio, ieri pomeriggio, all’atteso incontro presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, convocato per discutere delle difficoltà di imprese e famiglie dell’Alto Savio provocate dalla chiusura dell’E45 e sulle misure di aiuto da adottare. Al posto del ministro, alla sala Giugni, c’era il vice-capo di Gabinetto del Ministero Pasquale Staropoli che ha incontrato i rappresentanti delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana ed Umbria fra cui una delegazione di amministratori romagnoli: Paolo Lucchi, sindaco di Cesena; i sindaci di Bagno di Romagna Marco Baccini; Monica Rossi di Mercato Saraceno; Enrico Cangini di Sarsina; Enrico Salvi di Verghereto; Quintino Sabattini di Sogliano al Rubicone; Guglielmino Cerbara di Sant’Agata Feltria; Valerio Cangini in rappresentanza del mondo delle imprese; Roberto Salvi in rappresentanza del mondo del lavoro, assieme a Marcello Borghetti, oltre che dei sindacati nazionali e di Inps

LEGGI ANCHE E45 aperta. Ma non passa nessuno

«Attendavamo da tempo questa convocazione – sottolineano i sindaci dell’Unione – e pensavamo di poterci confrontare con il Ministro Di Maio, ma così non è stato. Un segno di scarsa attenzione da parte del Ministro che ci ha molto sorpreso e che ha anche causato un nulla di fatto per una parte delle nostre richieste». «Quel che ci interessava - aggiungono - era portare a casa risorse per le imprese del territorio, dell’autotrasporto in particolare». «Da una parte - vanno al dunque i sindaci – mentre il Ministero del Lavoro si è impegnato ad inserire nel Decretone sul reddito di cittadinanza e quota 100 un emendamento che varrà otto milioni di euro per i lavoratori in cassa integrazione, ad orario ridotto di lavoro ed alle imprese che hanno già sospeso la loro attività, dall’altra nulla si è potuto decidere – poiché la competenza è del Ministero dello Sviluppo economico – per le imprese in difficoltà. Ma noi non molliamo e chiederemo un nuovo incontro al ministro Di Maio». Intanto il movimento Cnquestelle attacca la Regione Emilia Romagna.

E45 G_36336246_023206
E45 G_36336246_023206

«La Regione ha perso tempo a creare un’inutile polemica sui presunti ritardi dell’intervento del Governo per i territori colpiti dalla chiusura dell’E45 che alla fine ha presentato una richiesta di sostegno incompleta che esclude incredibilmente i lavoratori autonomi. Lavoratori per i quali, invece, il Governo era già pronto a stanziare delle risorse». A rivolgere le accuse sono Andrea Bertani, Marco Croatti e Carlo De Girolamo, capogruppo M5S in Regione e portavoce al Senato e alla Camera, sull’esito dell’incontro al ministero del Lavoro per la situazione dell’E45 .

«Il Ministero si è mostrato disponibile ad attivare fin da subito gli ammortizzatori sociali inserendoli all’interno del decretone in aula già alla fine di questa settimana. Peccato però che quasi certamente sarà obbligato a fare meno di quanto sia nella propria disponibilità visto che la richiesta inoltrata dalla Regione ha preso in considerazione solo i lavoratori subordinati e non quelli autonomi. I tecnici del ministero hanno però dato la propria disponibilità a rimediare al più presto a questa mancanza dando alle Regioni, e in particolare all’Emilia-Romagna, la possibilità di integrare la richiesta. Ma si tratta di una corsa contro il tempo».