"Economia ittica da tutelare: dà lavoro a 6mila persone"

Zambianchi (Camera di Commercio): "Generati 332 milioni di euro in un anno in provincia. Ma ogni euro ne vale due per l’indotto"

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I dati relativi all’economia del mare, la cosiddetta blue economy, presentati al Salone Nautico di Genova, hanno un ruolo importante in Romagna. "Come ha evidenziato la Commissione Europea, la ‘blue economy’, rappresenta un elemento di grandissima rilevanza per la ripresa – commenta Alberto Zambianchi, presidente della Camera di commercio della Romagna –. Va aggiunto che la blue economy è dotata di effetto moltiplicatore, per cui ogni euro di valore aggiunto prodotto dai settori appartenenti alla filiera ne attiva altri 2 su tutta l’economia nel suo complesso. L’importanza è stata riconosciuta anche nel Pnrr, con specifici obiettivi e ingenti risorse finanziarie per gli investimenti connessi".

Al 31 dicembre 2020, in provincia di Forlì-Cesena, sono presenti 1.441 imprese del mare registrate, il 3,5% del totale, superiore a quella regionale (3,1%) e in linea col dato nazionale (3,7%). Il valore aggiunto dell’anno 2019, ammonta a 332 milioni di euro, il 2,8% della ricchezza dell’intera economia (2,3% il peso in Emilia-Romagna, 3,0% in Italia).

Rispetto al 2014 si riscontra un lieve calo del valore aggiunto (-0,5%), a differenza della crescita regionale (+7,7%) e nazionale (+12,4%). Gli occupati nel 2019 nel settore sono seimila, il 3,3% del totale degli occupati provinciali (2,5% l’incidenza in Emilia-Romagna, 3,5% in Italia). Nel medio periodo si rileva un incremento degli occupati del 2,7%, minore della variazione positiva sia regionale (+4,5%) sia nazionale (+8,2%). Nell’area Romagna (Forlì-Cesena e Rimini), al 31 dicembre 2020, sono presenti 6.914 imprese registrate, l’8,5% del totale, superiore sia a quella regionale (3,1%) che nazionale (3,7%). Il valore aggiunto dell’anno 2019, ammonta a 1.565 milioni di euro, il 7,4% della ricchezza dell’intera economia, maggiore del peso che la stessa assume in Emilia-Romagna (2,3%) e Italia (3,0%).

Rispetto al 2014 si riscontra anche un incremento del valore aggiunto del 9,1%, più alto di quello registrato a livello regionale (+7,7%) ma inferiore alla variazione positiva nazionale (+12,4%). Gli occupati nei vari settori nel 2019 sono 28mila, l’8,0% del totale degli occupati dell’area Romagna; come per le imprese e il valore aggiunto, l’incidenza è superiore a quella regionale (2,5%) e nazionale (3,5%). Nel medio periodo si rileva un aumento degli occupati del 6,1%, maggiore di quello verificatosi in Emilia-Romagna (+4,5%) ma più basso della variazione dell’Italia (+8,2%).