Emergenza: medicare le abrasioni. Ecco le procedure corrette

Il medico risponde a una lettera riguardante una lesione cutanea causata da una caduta in bicicletta. Spiega l'importanza di un corretto trattamento per favorire la guarigione, sottolineando l'importanza di mantenere il giusto grado di umidità e di protezione per evitare complicanze. Consiglia l'utilizzo di pomate antibiotiche e garze medicate per favorire la cicatrizzazione.

Emergenza: medicare le abrasioni. Ecco le procedure corrette

Emergenza: medicare le abrasioni. Ecco le procedure corrette

Sono caduto con la bici mentre mi allenavo per la 9 Colli ed ho riportato un’ampia abrasione alla coscia sinistra. Ho seguito i consigli dei miei amici lasciando la lesione scoperta ma vedo che i tempi di guarigione sono più lunghi delle mie aspettative. Le chiedo se il trattamento suggerito è stato corretto.

Lettera firmata

risponde

Vladimiro Giovannini*

La reazione dell’organismo di fronte ad una lesione cutanea è abbastanza complessa e può essere favorevolmente influenzata dal tipo di medicazione messa in atto. L’organismo segue un percorso sequenziale nel tentativo di ripristinare l’integrità della cute. Deve difendersi dall’aggressione dei microrganismi poi deve rimuovere le sostanze estranee ed i detriti presenti nella ferita ed infine deve riparare il danno del tessuto. E’ logico che un intervento corretto che riesca ad allontanare gran parte della carica batterica infettante e dello sporco con una detersione accurata e con la disinfezione accelera ed assicura le prime fasi difensive dell’organismo. Per quanto riguarda invece la fase rigenerativa esistono tre fattori che interagiscono direttamente sul processo di cicatrizzazione influenzandone la qualità e i tempi di realizzazione. Questi sono un giusto grado di umidità, di temperatura e di ossigenazione- Le abrasioni lasciate esposte ben presto vengono ricoperte da una crosta dovuta all’essudato che si asciuga ma questo ostacola la crescita e la migrazione delle nuove cellule che devono sostituire quelle asportate dal trauma. Nel caso specifico descritto dal cicloamatore probabilmente è mancato quel giusto tenore di umidità necessario a favorirne la riepitelizzazione in tempi ragionevolmente rapidi. Per questo, dopo una detersione accurata ed un trattamento con un disinfettante non alcolico, avrei distribuito sulla superficie della ferita una pomata antibiotica qualora fosse rimasto ancora qualche residuo di sporco altrimenti l’avrei coperta con una garza medicata non aderente. Avrei ricoperto il tutto con una compresse di garza sterile ancorata alla cute sana con un cerotto applicato sui bordi o con una retina elastica. In questo modo bonificata meccanicamente e chimicamente avrei permesso alla ferita di venire ossigenata ed avrei creato quelle condizioni fisiche e biologiche ideali per una guarigione più rapida e priva di complicanze di rilievo. Voglio precisare tuttavia che un giusto grado di umidità non significa assolutamente medicazione bagnata! Se poi l’abrasione è circoscritta, molto superficiale, e localizzata in distretti cutanei non articolari, una volta pulita e disinfettata possiamo anche lasciarla “asciugare all’aria” come tramandato dalla medicina popolare, Un’eventuale ritardo nella guarigione non costituirà certamente un grosso danno. In ogni caso qualunque sia la modalità scelta controlliamo sempre la validità della profilassi antitetanica.

*medico