CRISTINA MAZZI
Cronaca

Esami di base in farmacia, i clienti apprezzano

Con i fondi della legge di Bilancio via libera al test del colesterolo e glicemia. Malossi: "Positivo per chi vive nelle zone isolate"

Esami di base nelle farmacie

Cesena, 14 dicembre 2019 - Rafforzare la medicina sul territorio significa facilitare l’accesso ad alcuni esami di base. Meno code, meno p assaggi fra un ambulatorio e l’altro, controlli più rapidi e assidui. Facciamo un esempio. Caliamoci nei panni di un anziano che vive in un piccolo paesino montano. Con l’aumento dei fondi destinati alla sanità dalla legge di bilancio, anche l’unico medico di base del paese potrà dotarsi di un elettrocardiogramma per tenere sotto controllo il battito cardiaco dei suoi pazienti. Oppure di un videodermatoscopio per la mappatura dei nei, o di un spirometro per misurare i volumi polmonari. Nella legge di Bilancio, infatti, la ’fetta’ Sanità vale oltre 119 miliardi, di cui circa 4 miliardi e mezzo di risorse aggiuntive rispetto al 2019. Lunedì è previsto il voto di fiducia sulla manovra a Palazzo Madama, poi la legge di bilancio passerà a Montecitorio per l’ok definitivo. I frutti della maratona in commissione Bilancio al Senato della notte tra mercoledì e giovedì che ha portato a destinare più risorse alla sanità "sono positivi – commenta il presidente dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Forlì-Cesena Alessandro Malossi – il futuro della farmacia dovrebbe essere questo. Così si aiuterebbero i cittadini che vivono nelle aree più isolate, ci sarebbe la possibilità del controllo del corretto utilizzo delle terapie prescritte a certi pazienti, ma ancora i passi da fare sono tanti, in primis dialogare di più fra le parti del sistema sanitario, trovare gli ambiti di attività giusti di ciascuno e migliorare così il servizio". Ai 116,5 miliardi e 474 milioni destinati al Fondo sanitario nazionale, infatti, si aggiungono due miliardi per l’edilizia sanitaria e l’innovazione tecnologica sia a livello di macchinari e strumentazioni che di telemedicina. Novità assoluta sono i fondi, 235,8 milioni, per sostenere l’acquisto, da parte dei medici di base (sono circa 50mila gli studi di medicina di base nel Paese) di strumentazioni diagnostiche (elettrocardiografo, spirometro, dermatoscopio semplice, videodermatoscopio, Holter Ecg i principali strumenti) con cui effettuare accertamenti diagnostici dal medico di famiglia. Le farmacie che aderiranno diventeranno quindi come ambulatori. All’interno si potranno svolgere esami come il test della glicemia, la misurazione dei trigliceridi e il colesterolo, e quello di gravidanza. "Questi servizi però hanno senso se il risultato è standardizzato nel territorio – dice la sua Malossi –, le apparecchiature devono essere certificate per dare i giusti risultati". Cosa che ora non succede, ogni farmacia infatti fa le proprie scelte commerciali sui macchinari da acquistare. "Alcuni servizi di questo tipo da noi si possono già fare – spiega Luigi Santini, titolare della farmacia di Subborgo Federico Comandini –, come l’Ecg classico, l’Holter pressorio delle 24 ore, la spirometria e un’altra serie di autoanalisi del sangue. Ma siamo di certo interessati ad ampliare le possibilità delle autoanalisi del sangue". Secondo Santini, "sarebbero sicuramente servizi apprezzati dai cittadini, perchè si taglierebbero di gran lunga i tempi di attesa per accedere agli esami". Attualmente nella sua farmacia bastano due o tre giorni per accedere agli esami. E le idoneità sportive, come gli Ecg sono a libero accesso". Favorevole a un potenziamento dei servizi nelle farmacie è anche Leopoldo Valpiani, titolare della farmacia dell’ospedale che si affaccia su piazza della Libertà. "Oggi siamo già in grado di misurare il colesterolo - spiega – , glicemia, pressione e alcuni altre analisi di base semplici, ma aspettiamo l’evolversi delle cose". Davanti al negozio, sotto i portici di piazza della Libertà anche Chiara Siboni si dice colpita dalle novità nel campo sanitario, "più che altro penso agli anziani, ai miei genitori. Loro sicuramente sarebbero avvantaggiati. Chi va spesso in farmacia potrebbe tagliare i tempi di gran lunga così". Intanto annuisce Lisa Saragoni, l’amica di fianco a lei. Secondo Lisa "le farmacie così sarebbero più utili e le persone orientate a utilizzarle per certi esami. Gli anziani soprattutto, magari quelli lontani dal centro che devono arrangiarsi per andare a fare gli esami". Servizi ben voluti da molti cittadini, insomma. "Ancora non siamo così abituati ad andare in farmacia per fare certi esami - conclude Francesco Satanassi -, soprattutto i giovani. Ma di certo sarebbe una rivoluzione utile per anziani e famiglie".