LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Coronavirus Cesena Fase 2, piadine su prenotazione. I chioschi tornano a vivere

Riapertura da ieri a take away e consegne a domicilio. "Abbiamo ricevuto tante telefonate dai clienti: è uno spiraglio di luce"

Piadina da asporto chiosco di Stefano Muccioli e Mascia Pirini (foto Ravaglia)

Cesena, 28 aprile 2020 - "Una piadina col prosciutto, per favore. Passo al chiosco tra mezz’ora". Prove di normalità nella Cesena alle prese con la lotta al coronavirus. E a Cesena, in Romagna, se dici normalità, devi per forza aggiungere anche la parola piadina. Quella dei chioschi di casa nostra, che da ieri hanno aperto nuovamente i battenti per ricevere le prime visite dei clienti. Solo su prenotazione, col rigoroso rispetto delle distanze di sicurezza e col divieto non negoziabile di consumare sul posto. E’ uno spiraglio, ma è dagli spiragli che filtrano i raggi di luce più belli. Quelli della speranza.

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"Abbiamo cominciato non appena abbiamo potuto – sorridono Mascia Pirini e Stefano Muccioli, del chiosco di via Finali -. Riapriamo dopo oltre un mese di chiusura forzata: è stata dura sotto tanti aspetti, già a partire dalla brusca comunicazione che dalla sera alla mattina ha imposto lo stop, costringendoci a buttare tutti i prodotti freschi che ovviamente sono andati deperiti. Ora vediamo che succede. Stiamo già ricevendo numerose telefonate da parte dei nostri clienti abituali che ci contattano per chiedere chiarimenti su come organizzarci. Aspettiamo tutti con le braccia aperte, ma uno alla volta…". Mascherina e guanti d’ordinanza, lui lavora sulla piastra, lei in zona affettatrice. L’ordine è pronto, arriva il sacchetto e via, lo scambio col ciclista giunto all’orario concordato si concretizza nella terra di nessuno tra l’interno e l’esterno del chiosco. Un sorriso e un saluto.

Il chiosco Com@bar nella zona dell’ippodromo (foto Luca Ravaglia)
Il chiosco Com@bar nella zona dell’ippodromo (foto Luca Ravaglia)

«Abbiamo appena iniziato – riprendono – e dunque è difficile fare previsioni sul trend, ma facciamo di tutto per essere ottimisti". Anche il chiosco di Irma in viale Marconi è operativo: "L’orizzonte è ancora scuro – commentano i gestori - perché di certezze non ce ne sono e intanto le bollette da pagare continuano ad arrivare. Speriamo nell’estate e soprattutto speriamo nei risultati della scienza che sta lavorando sulla ricerca del vaccino. Prima facevamo solo con le consegne a domicilio, incassando mediamente una trentina di euro al giorno, ora speriamo di cambiare passo. I primi clienti si sono già visti, ma il problema resta perché fino a quando gli stipendi non terneranno a pieno regime, per molti non sarà semplice destinare una parte agli sfizi anche più semplici, come possono essere una piadina e un crescione". Molte rivendite ieri erano ancora chiuse al pubblico, ma quasi tutte effettuano consegne a domicilio e diverse altre si stanno preparando ad aprire nelle prossime ore.  

A proposito di chioschi, è operativo anche il Com@bar in via Di Vittorio in zona Ippodromo: "Soddisfiamo ordini da asporto di qualunque genere – commenta Franca Venturini – dalle insalatone che proponiamo a pranzo, alla frutta venduta a peso e fino ai caffè o alle altre bevande. Dopo di che ribadiamo che non si può restare a consumare in zona. E’ un peccato, perché gli spazi per restare in sicurezza e godersi l’aria aperta ci sarebbero eccome. E’ il primo passo; seguiamo le direttive, non vogliamo mettere a rischio la salute di nessuno, ma allo stesso tempo non vediamo l’ora di pe rmettere ai nostri clienti di tornare a godere delle piccole cose che mancano ormai da troppo tempo".