
Entro Natale entreranno in vigore le nuove norme per i monopattini
Pit stop per monopattini. Il nuovo codice della strada che il ministro dei Trasporti Matteo Salvini conta di veder entrare in vigore entro Natale prevede radicali modifiche nell’utilizzo del mezzo che potrebbero causare una forte riduzione nel suo utilizzo, in particolare in relazione a quelli a noleggio. Ogni veicolo dovrà infatti essere dotato di assicurazione e targa e chi lo condurrà dovrà indossare il casco. Gli ultimi giorni di ‘liberi tutti’ sono anche l’occasione per provare a ipotizzare scenari futuri riguardo all’evoluzione della micro mobilità sostenibile. "Non siamo preoccupati – riflette Alessandro Felici, amministratore delegato di Ridemovi, la società che gestisce il servizio di monopattini e biciclette elettriche a noleggio a Cesena – Abbiamo seguito direttamente l’evoluzione dell’iter legislativo, partecipando anche ad audizioni in Senato e le nuove disposizioni non arrivano certamente come un fulmine a ciel sereno. Partiamo dal fatto che il mondo della micro mobilità non riguarda solo i monopattini, ma anche le biciclette, che in ambito nazionale rappresentano il 70% della nostra flotta. Magari al quota salirà all’80 o magari anche al 90%, ma credo che i monopattini resteranno comunque a essere utilizzati da una fascia della popolazione. Se non sarà così, ne prenderemo atto e li trasferiremo all’estero, in altri Paesi nei quali operiamo e dove il loro utilizzo resta gettonato".
A giocare un ruolo improntate nelle scelte degli utenti sarà probabilmente prima di tutto l’utilizzo del casco: la società di noleggio dovrà metterlo a disposizione insieme al mezzo e dunque ogni utilizzatore indosserà quello già messo in testa dagli altri tenti e poi lasciato in strada. Una procedura non troppo accattivamene. "Serve partire da una dato di fatto – riprende Felici – e cioè il fatto che rilevazioni alla mano il monopattino è il mezzo meno sicuro tra quelli in circolazione. Tutte le nuove normative sono state introdotte per aumentare la sicurezza. Contestare un aumento della sicurezza è sbagliato a prescindere. Poi c’è il tema del decoro urbano: troppe volte ci si è girati dall’altra parte davanti a mezzi abbandonati in posizioni inadeguate: per evitare la stretta, gli operatori avrebbero dovuto prestare più attenzione a questi aspetti, evitando di generare le proteste della comunità. In ogni caso il servizio a noleggio non perderà appeal nell’insieme. In nostri dati italiani mettono in cima alle città con più utilizzi Bologna, dove la flotta offerta alla comunità è soltanto di biciclette".
Sullo stesso tema è intervenuto anche l’assessore alla mobilità Christian Castorri: "Per quello che ci riguarda, anche soltanto attraverso l’utilizzo delle bici saremo pienamente in grado di rispondere alle esigenze della comunità. Vedremo come si evolveranno le richieste degli utenti e in base a quelle siamo pronti a effettuare delle modifiche nella flotta a disposizione. Ciò che conta è continuare a investire sulla mobilità sostenibile".