"Ha pesato un assurdo voto disgiunto"

Marco Casali di Fratelli d’Italia riconosce la sconfitta a favore di Lattuca con fair play, ma esprime delusione per il crollo di consensi della coalizione di centrodestra alle Comunali, attribuendo il risultato a flussi elettorali inattesi. Casali sperava in un ballottaggio con Giangrandi, ma il centrosinistra era favorito fin dall'inizio. La Lega incide negativamente sull'alleanza. Casali si conferma come leader dell'opposizione.

"Ha pesato un assurdo voto disgiunto"

"Ha pesato un assurdo voto disgiunto"

Marco Casali, seduto all’interno della sede di Fratelli d’Italia in piazza del Popolo, tra militanti e attivisti che compulsano i dati elettorali in usciti, prende atto della sconfitta già dal primo pomeriggio. Con grande fair play riconosce la vittoria larga di Lattuca e si congratula subito con il sindaco riletto. Non nasconde però la delusione per il risultato della coalizione anche se, ammette, si aspettava una forbice più stretta tra centrodestra e centrosinistra. "Guardando i dati delle Europee – ragiona – potevo aspettarmi anche una vittoria di Lattuca al primo turno, ma non certo di queste dimensioni". Ballano quelle migliaia di voti transitati da uno schieramento all’altro nella stessa giornata. Una sorta di ‘voto disgiunto’ che lascia l’amaro in bocca a destra. "Credevo che un partito così strutturato come Fratelli d’Italia potesse mantenere il consenso da un’elezione all’altra nello stesso giorno. Così non è stato". FdI ha raccolto il 27% alle Europee, poi è crollata al 18% alle Comunali. Stupore per il fatto, evidente, che ci siano elettori che su una scheda (quella delle Europee) scelgono uno dei tre partiti di centrodestra, poi sulla scheda delle comunali votano per il candidato di centrosinistra. Casali confidava anche in un risultato migliore del candidato civico Giangrandi, la condizione perché si potesse andare al ballottaggio con speranza di ribaltare un risultato che – propaganda a parte – era già intuibile in partenza favorevole al centrosinistra. Le analisi sui flussi elettorali sono rimandate (ma sull’alleanza pesa certo il risultato negativo della Lega) così come l’allestimento della squadra di opposizione che vedrà comunque nel combattivo ed esperto Casali il suo leader naturale.