ERMANNO PASOLINI
Cronaca

I bambini di Strigara insieme 60 anni dopo

La frazione conta pochi abitanti, tutti sono altrove "Che emozione tornare alle proprie radici".

Il ritrovo a Strigara, frazione di Sogliano al Rubicone

Il ritrovo a Strigara, frazione di Sogliano al Rubicone

In una sessantina ’Burdel & Burdeli ad Starghera’ (bambini e bambine degli anni ‘60) si sono ritrovati a Strigara, storica frazione di Sogliano, dove nasce il fiume Rubicone. Allora Strigara contava una cinquantina di famiglie, oggi ridotte a meno della metà. Molti degli abitanti di allora purtroppo non ci sono più e altri sono emigrati nei paesi di pianura con lo spopolamento di Sogliano, passati dai 13.500 abitanti degli anni ‘60 ai 3.300 di oggi. Strigara da hato anche due sindaci a Sogliano: Giovanni Fesani dal 1980 al 1990 ed Enzo Baldazzi dal 2001 al 2011. L’idea del ritrovo presso il ristorante La Gallia dove un tempo c’era la Butega Osteria ad Pirin, è stata dei cugini Maurizio e Massimo Vitali che dicono: "Abbiamo avuto tante adesioni. Dopo tre mesi e mezzo di lavoro, grazie anche a un gruppo creato su Whatsapp, per cercare tutti, il 90% non abitano più qui. Ci siamo trovati le adesioni di 60 persone quasi tutti residenti in altri comuni. Ma è stato bellissimo perchè dopo 50-60 anni abbiamo fatto fatica a riconoscerci. Da ragazzini la Butega Osteria ad Pirin era l’unico ritrovo di Strigara. Avevamo inventato la briscola di Strigara perchè si giocava in sei in quanto non c’erano persone a sufficienza per fare i normali tavoli da quattro. Avevamo le scuole elementari e noi le abbiamo frequentate per i primi tre anni e poi siamo dovuti andare a Sogliano in centro, per avere il diploma di quinta, ma eravamo fortunati perchè avevamo già lo scuolabus, anche se ci stavamo il triplo del consentito in quanto portava a scuola i bambini delle frazioni di Rontagnano e Montegelli. I nostri vecchi, che sono nel cimitero qui vicino, sarebbero contenti di vederci tutti insieme come una volta. Per il pranzo del ritrovo sono arrivati da Forlì e Ravenna, oltre che da Savignano, Cesena e Rimini e dagli altri comuni del circondario".

Giam Piero Muccioli da Strigara andò ad abitare a Forlì nel 1983, all’età di 18 anni: "La mia famiglia rimase a Strigara ma io, da solo, per lavoro me ne andai a Forlimpopoli a lavorare al zuccherificio Sfir, dove ancora in Italia si faceva lo zucchero. Poi per 40 anni ho fatto il macellaio a Forlì dove mi ero trasferito e dove ho creato la famiglia. Ma le mie radici sono rimaste a Strigara e fino a quando è stata in vita mia mamma Giuseppina ogni domenica venivo a mangiare da lei. Ho rivisto amici e conoscenti che non vedevo da 40 anni e mi auguro che questo ritrovi si faccia più spesso".

Moris Calbucci se ne andò nel gennaio 1969 dopo avere frequentato la prima elementare, andando a vivere nella zona Cagnona di Bellaria dove aveva trovato lavoro suo babbo: "Ricordo che non c’era l’acqua in casa, si andava al pozzetto con i secchi alla sorgente del Coppo. I nostri genitori ci facevano il bagno al sabato nella stessa mastella e io essendo il secondo ero sempre sporco perchè prima lo faceva mio fratello Marco e poi, toccava a me. Bellissimo il ricordo delle veglie in inverno con fuori due metri di neve".

Ermanno Pasolini