Il Pri va con Renzi: "Noi fedeli a Draghi"

Il segretario regionale Lelli: "Scelta coerente con la collocazione internazionale atlantista e i valori liberaldemocratici"

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di Andrea Alessandrini

E alla fine il Partito Repubblicano italiano, che alle elezioni politiche del 2018 ha raggranellato lo 0,06% alla Camera e lo 0,09% al Senato, ma che in Romagna mantiene una rappresentanza in alcun istituzioni oltre a solide tradizioni, ha scelto di allearsi con Italia Viva e Pizzarotti nel terzo polo centrista.

"La Direzione Nazionale del Partito Repubblicano Italiano – spiega il cesenate Renato Lelli, segretario regionale del partito e membro della direzione territoriale - ha preso atto dell’impossibilità da parte del campo progressista di costruire una valida alternativa di governo alle destre e ha deliberato di siglare un patto elettorale con Matteo Renzi, Italia Viva ed altri, al fine di creare un terzo polo dei laici, dei repubblicani e riformisti che affronti i bisogni del Paese nel solco del lavoro compiuto dal Presidente Draghi. I Repubblicani auspicano che anche Azione dell’onorevole Calenda, dopo aver verificato l’impossibilità di partecipare all’alleanza di sinistra, possa far parte a pieno titolo di questa area politica".

"La nostra scelta – prosegue Lelli – è molto lineare con i valori e la posizione del partito attestato su una linea atlantista in politica estera e liberaldemocratica e che mette al centro non tanto l’agenda Draghi, espressione fin troppo abusata, ma il programma concreto del premier sulla cui attuazione si deve proseguire".

Ieri intanto si è riunita la direzione cesenate del partito per confrontarsi sull’alleanza sottoscritta e avviare la mobilitazione per lla campagna elettorale. "La direzione nazionale – conclude il segretario regionale dell’Edera – ha inoltre dato mandato al segretario del nostro partito di raggiungere tutti gli accordi necessari per le candidature di uomini e donne che il partito Repubblicano offrirà alla lista comune, ed è quello che avverrà in Romagna, territorio in cui il partito repubblicano mantiene una sua rappresentatività e può presentare dei candidati".

Nei giorni scorsi sembrava molto vicina un’alleanza del Pri con ‘Impegno civico’ di Luigi Di Maio e Bruno Tabacci, soggetto politico centrista alleatosi con il Pd, ma da fonti del Pri territoriale si apprende che la scelta di convergere con il ministro ex 5Stelle è stata osteggiata, specie in Romagna, dove Di Maio è visto come il fumo negli occhi. Romagna dove il partito repubblicano, peraltro, è al governo in alcune amministrazioni come Cesena (rappresentato dall’assessore Luca Ferrini) e Ravenna nelle coalizioni di centrosinistra, e il posizionamento elettorale fuori dall’alleanza col Pd creerà inevitabilmente più di un malumore e imbarazzo vista la posta in palio il 25 settembre.