ANNAMARIA SENNI
Cronaca

Il rap è un linguaggio che si prende la scena

Un nuovo modo di vedere e raccontare le opere teatrali attraverso i Laboratori curati da Altre Velocità e le lezioni del rapper Shekkero.

Il rapper Shekkero con gli studenti

Il rapper Shekkero con gli studenti

Il rap non è solo un genere musicale, ma può essere anche un linguaggio per far apprezzare il teatro ai più giovani. Sono approdati quest’anno al Teatro Bonci di Cesena i TIC #poesia, degli speciali laboratori di educazione allo sguardo dedicati alle scuole medie e superiori. Il progetto è una declinazione nuova e particolare del già sperimentato Teatro in Classe, frutto della collaborazione tra ERT / Emilia Romagna Teatro e il Resto del Carlino, con il sostegno di Conad.

I laboratori sono stati curati da Altre Velocità, gruppo di critici teatrali che si occupa di formazione del pubblico. Gli appuntamenti, che si sono tenuti in classe dopo aver visto lo spettacolo, sono stati condotti dal rapper Andrea Truppa (in arte Shekkero) che ha accompagnato i ragazzi nella scrittura di una recensione in versi su base rap.

"Mettere in campo la visione critica di un’opera teatrale usando il linguaggio della poesia è la sfida di questo modello", afferma Agnese Doria, responsabile delle attività educative di Altre Velocità. "Grazie alla base musicale, al beat, le classi sono state condotte a cercare la rima per restituire l’esperienza della visione dello spettacolo teatrale tra assonanze, similitudini, vibrazioni, associazioni di idee".

Due gli spettacoli (Ultimo round e Il mostro di Belinda) attorno a cui si è dispiegato questo mini-percorso che, partendo dai gusti e dai linguaggi più vicini ai giovanissimi, è riuscito a dilatare il momento della visione, in controtendenza con i ritmi contemporanei che spesso non ci permettono di dedicare il giusto tempo a depositare le esperienze, e con il pregio ulteriore di agganciare e saper parlare alle giovani generazioni.

"Le ragazze e i ragazzi sono partiti dal teatro e si sono confrontati con un genere letterario, quello della poesia “rappata”, che ha saputo dare corpo a intuizioni e ispirazioni", conclude Doria. Hanno partecipato quest’anno al progetto le classi 3H del Liceo Linguistico Alpi e 3B della Scuola Secondaria di I° grado Viale della Resistenza e la classe 2C della Scuola Secondaria di I° grado Via Pascoli.

Il progetto verrà ripreso il prossimo anno nella prospettiva di coinvolgere un numero maggiore di classi e di Istituti Scolastici.