REDAZIONE CESENA

Le multe di Scout street: "Serve più trasparenza"

Interrogazione di Cesena Siamo Noi: "Non alimentare la sfiducia dei cittadini"

Scout street in azione (foto Ravaglia)

Scout street in azione (foto Ravaglia)

Scout street, l’apparecchio in dotazione alla polizia locale di Cesena che rileva in automazioni le infrazioni al codice della strada (a partire dalla sosta vietata) continua a sollevare perplessità e critiche. Il gruppo consiliare della lista civica Cesena Siamo Noi invoca chiarezza su costi, modalità e reale impatto dello strumento attraverso un’interrogazione consiliare.

"Lo scopo – spiega Cesena Siamo Noi in una nota – è fare luce su come viene impiegato questo strumento, quali sono i criteri con cui vengono rilevate le infrazioni, se siano previste verifiche sulle singole situazioni, e soprattutto se corrisponde al vero quanto dichiarato dall’Amministrazione, ovvero che il sistema serva ‘non a fare cassa, ma a garantire la sicurezza della collettività’".

Csn prende in parola le rassicurazioni dell’assessore Ferrini, ma evidenzia i ‘toni trionfalistici’ con i quali sono stati resi noti i risultati dei primi tre mesi: 335 sanzioni, pari a oltre 100 multe al mese.

"Siamo di fronte – afferma la lista civica – a una contraddizione palese: da un lato si parla di prevenzione e sensibilizzazione, dall’altro si celebrano le sanzioni come un successo numerico. Questo atteggiamento solleva più di un dubbio sulla reale funzione dello strumento.

Inoltre in fase di presentazione lo stesso Assessore affermava pubblicamente che si trattava di uno strumento in grado di ‘discriminare’ le soste pericolose da quelle temporanee e legittime (come ad esempio il caso di un anziano che scarica la spesa), ma non è dato sapere come questa selezione venga realmente effettuata né se ci sia un reale controllo umano a supporto del giudizio automatico della macchina".

Rilevando "evidenti contraddizioni e zone d’ombra", Csn chiede trasparenza all’amministrazione comunale anche sui costi effettivi dell’acquisto e della riattivazione dello strumento, le modalità operative con cui Scout Speed rileva le infrazioni, se esiste un controllo successivo da parte di operatori umani, i criteri utilizzati per valutare la pericolosità delle soste sanzionate. La lista civica evidenzia anche la necessità di trasparenza sulle forme di comunicazione preventiva alla cittadinanza, oltre al semplice annuncio alla stampa: "fondamentale un approccio trasparente, documentato e misurato, che non alimenti sfiducia tra i cittadini né lasci spazio a sospetti sull’uso meramente sanzionatorio della tecnologia".

re.ce.