Lega contro la presidente "Baredi si dimetta da Asp"

Nuove polemiche sul reddito di cittadinanza. "Troppo ideologizzata per essere a capo di un ente pubblico. E l’assessora sveli le fragilità di chi perde il sussidio" .

Lega contro la presidente  "Baredi si dimetta da Asp"

Lega contro la presidente "Baredi si dimetta da Asp"

La Lega chiede le dimissioni della presidente di Asp (Associazione Servizi alla persona) Elena Baredi (Pd) dopo il suo intervento sulla riforma del reddito di cittadinanza, in cui ha definitola Lega e il suo gruppo consiliare cesenate sordo alle esigenze dei bisognosi e poveri.

"Sulla riforma del reddito di cittadinanza, accolta con generalizzato favore ad esclusione di chi oggi la usa come un’arma politico e ideologica, l’assessore Labruzzo e la presidente di Asp Baredi – affermano i consiglieri comunali della Lega di cui è capogruppo Antonella Celletti –, hanno rilasciato dichiarazioni di fuoco. Le loro sterili invettive, infatti, non convincono, soprattutto a fronte delle troppe contraddizioni e del poco o nulla di fatto sul versante dell’inserimento nel mondo del lavoro dei percettori del reddito di cittadinanza in grado di farlo, o comunque di un loro impiego nei progetti di pubblica utilità, i cosiddetti Puc, pensati proprio come ricambio alla comunità per le risorse ricevute con il sussidio". Ed ecco l’attacco diretto alla presidente Asp Baredi.

"Chi ricopre un ruolo in aziende pubbliche di assistenza e servizi a così largo raggio d’azione e potendo contare su così importanti e cospicue risorse pubbliche, come Elena Baredi - affermano i consiglieri della Lega - dovrebbe astenersi da pronunciamenti fortemente ideologizzati e di parte, garantendo almeno formalmente la dovuta imparzialità. Al contrario, la presidente di Asp esprime giudizi faziosi. Non ci stupiamo, è un vizio della sinistra, ma questa volta si è superato il limite, anche a fronte del fatto che abbiamo davvero poche notizie di come siano state gestite le risorse destinate ai Puc. La presidente Baredi dovrebbe fare un passo indietro. Un cambio ai vertici di Asp con soggetti meno politicizzati e di parte sarebbe auspicabile".

"La Lega - prosegue il gruppo consiliare - ha presentato un’interrogazione in cui chiede di fare chiarezza sui Puc e il reddito di cittadinanza. A settembre scorso l’assessore ha fornito alcuni dati, sinceramente imbarazzanti per chi si professa al servizio dei più fragili. Ha spiegato che ‘i nuclei ‘redditisti’ dell’Unione dei Comuni della Valle del Savio sono 323, di cui 271 di Cesena’ e che da agosto 2021 al 29 settembre 2022 sarebbero ‘stati approvati e caricati sulla Piattaforma GePI, se progetti utili alla collettività per dieci beneficiari. L’impegno finanziario per la gestione dei Puc sarebbe ammontato allora a 206.880 euro, con progetti da attuare attraverso un aconvenzione sottoscritta con Asp Cesena Valle Savio’. A fronte di questi numeri Labruzzo e Baredi debbono fornire spiegazioni".

"L’assessore– prosegue la Lega cesenate – ha contestato l’esclusione dal reddito di cittadinanza di 310 percettori da considerare ‘occupabili’ secondo le nuove regole. Li definisce persone fragili e ai margini. Di qui, le nostre richieste di chiarimento in merito all’età, alla nazionalità, alla formazione e alle precedenti attività lavorative di queste persone. Vogliamo anche sapere se questi ipotetici ex percettori siano stati impiegati nei Puc e, in caso di risposta negativa, per quali ragioni. Domandiamo infine di quale particolare tipo di fragilità siano portatori".