"Ma metà degli studenti sono pendolari"

Anche oggi le attività didattiche di tutte le scuole secondarie di secondo grado (superiori) resteranno sospese, sesto giorno, con le scuole non chiuse ma senza lo svolgimento delle lezioni e agli studenti sarà riaffiorato come un incubo il pensiero dei due anni e mezzo dell’emergenza pandemiac. Le elementari e le medie inferiori hanno aperto ieri. La ragione del prolungamento di sospensione dell’attività didattica comunicato è principalmente il persistere della situazione di forte criticità della viabilità. Si tornerà a scuola anche alle superiori domani.

L’attività didattica è stata sospesa in un periodo cruciale, quello di fine anno scolastico, in cui convergono le verifiche importanti per definire il quadro del profitto nelle varie discipline in vista degli scrutini.

"Siamo in contatto con Provincia, Ufficio scolastico provinciale e regionale - spiega la dirigente del liceo classico Monti Simonetta Bini - che ha richiesto scuola per scuola nella conferenza di servizio online, l’entità dei danni subiti. Al Monti contiamo circa il 50% di studenti pendolari, una percentuale che ritengo in vigore per la maggioranza delle scuole superiori. Il problema dei trasporti quindi incide nelle previsioni della ripresa, perché la viabilità purtroppo, di fronte a un disastro e a un dissesto del genere, non si ripristina in tempi brevi. La didattica a distanza sarebbe un utile piano B, a patto che non si configuri come un ulteriore elemento di esclusione. Chi è sfollato o non ha possibilità di collegarsi rischia infatti di essere emarginato due volte. Il nostro impegno di questi giorni è di fare una mappatura delle criticità e delle esigenze, per stabilire come muoverci. Intanto ci conforta aver visto tanti ragazzi che stanno dando una mano".

"In questa settimana ormai di attività didattica sospesa - comunica dal canto suo la dirigente del liceo scientifico ‘Righi’ Lorenza Prati - non era possibile essere al corrente di quali fossero le condizioni in cui si trovano le loro famiglie e se fosse per tutti possibile collegarsi in caso di dad. Inoltre devo registrare come una nota di grande merito che tanti studenti delle superiori, perfino classi intere, in alcuni casi accompagnati dai loro docenti, si sono resi disponibili per aiutare gli alluvionati e credo che questo loro impegno vada riconosciuto come un comportamento di grande generosità e sensibilità civile. In tanti in questi giorni hanno elogiato queste pratiche di educazione civica vissuta e non solo studiata sui libri. Per il rientro vedremo di evitare un eccessivo accumulo di verifiche, senza trascurare di dare possibilità di recupero a chi ne ha bisogno. Questo chiederò ai docenti del liceo classico. Inoltre per gli studenti che non hanno possibilità di raggiungere la scuola, ad esempio alcuni di Forlì o residenti nelle colline più martoriate, attiveremo la didattica a distanza".

Andrea Alessandrini