
Maltrattamenti a scuola. La maestra denunciata dal marito di una collega
A due settimane dall’arresto della maestra di 63 anni residente in un comune del Comprensorio di Forlì, accusata di aver picchiato e maltrattato uno scolaro di Cesenatico di 7 anni iscritto alla prima elementare, si scoprono nuovi particolari che rendono più chiaro l’evolversi degli eventi e anche il quadro delle indagini. Il piccolo che soffre di una patologia invalidante dal punto di vista psichico e fisico, era stato affidato alla maestra di sostegno, come accade in una trentina di altri casi di scolari in difficoltà per seri problemi personali e di salute, iscritti in quel Circolo didattico. La maestra di sostegno lavorava in questa scuola da due anni come supplente, quindi con un contratto a tempo determinato. In precedenza non aveva mai manifestato atteggiamenti preoccupanti e, stando alle dichiarazioni del direttore didattico, si sarebbe sempre ben comportata. Seguendo questo caso, già prima della fine del primo quadrimestre, lo scorso dicembre, sono emerse delle criticità, visto che la 63enne era stata notata con particolari comportamenti aggressivi nei confronti dell’alunno, durante le ore di lezione. Le colleghe se ne sono accorte ma, stando a delle indiscrezioni, alcune avrebbero affrontato il problema di petto, dicendo in faccia alla 63enne che stava sbagliando, mentre altre erano più defilate. Sta di fatto che il preside era all’oscuro di tutto, mentre sarebbe potuto e dovuto essere stato informato per primo. La situazione non si è sbloccata subito ed inizialmente girava la voce che sarebbero state proprio le maestre ad aver fatto l’esposto ai carabinieri, poi si è parlato di una maestra sola, ma alla fine è emerso che il primo a fare la segnalazione è stato il marito di una maestra.
I carabinieri si sono mossi subito, con in testa il capitano Flavio Annunziata comandante della Compagnia di Cesenatico ed il tenente Davide Rossitto comandante del Nucleo operativo radiomobile. Si sono attivati i passaggi necessari per affrontare i casi di abusi e violenze su minori, in questo caso specifico aggravati dal fatto che si tratta appunto di un bambino con seri problemi, il quale necessita di un insegnante di sostegno. La Procura della Repubblica di Forlì ha subito autorizzato i carabinieri ad effettuare indagini accurate, utilizzando anche telecamere nascoste per le riprese video e strumenti con sistemi fonici all’avanguardia per le intercettazioni ambientali. I militari, con personale in divisa e in borghese, hanno effettuato il lavoro per tutto il mese di febbraio sino ai primissimi giorni di marzo. Il pubblico ministero all’interno della Procura di Forlì ha seguito passo dopo passo le indagini e raccolto sufficienti elementi per chiedere l’arresto della 63enne, che è stato disposto il 22 marzo dal giudice per le indagini preliminari e notificato materialmente il 26 marzo dai carabinieri della Compagnia di Cesenatico. L’arresto è stato poi convalidato il 29 marzo in tribunale a Forlì e l’imputata continua la permanenza agli arresti domiciliari. Giacomo Mascellani