Medici no vax Cesena, in 4 si vaccinano per lavorare

Sono ancora trenta in provincia i contrari all’immunizzazione. Nel Cesenate undici dottori di famiglia, un pediatra e sei dentisti

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Cesena, 14 settembre 2021 -  Trenta sanitari in provincia, tra medici e odontoiatri, sono stati raggiunti da un provvedimento di sospensione per il loro rifiuto a vaccinarsi contro il Covid 19. Quattro di loro, nel frattempo, di fronte alla sospensione, dunque all’impossibilità di lavorare, si sono vaccinati per poter tornare al lavoro.

È quanto conferma il presidente dell’ordine dei medici di Forlì-Cesena Michele Gaudio che, riportando i dati aggiornati al fine settimana appena passato, riferisce che alla data di venerdì 35 medici erano stati raggiunti da altrettanti atti di accertamento per mancanza di vaccinazione. "Quattro sospensioni sono state poi revocate perché i colleghi si sono subito vaccinati – spiega Gaudio – mentre per un caso si è trattato di un errore". Trenta in tutto i medici e odontoiatri sospesi che non riceveranno lo stipendio fino a fine dicembre, a meno che non decidano nel frattempo di vaccinarsi.

"Sono 18 i medici sospesi in provincia – prosegue il presidente dell’ordine – a cui si aggiungono 10 odontoiatri e 2 sanitari iscritti sia all’albo dei medici che dei dentisti". Andando nello specifico i medici sospesi sono 3 di Cesena, 1 di Montiano, 1 di Borghi, 5 di Cesenatico, 1 di Mercato Saraceno, 5 di Forlì, 1 di Santa Sofia e 1 di Meldola. Tra i medici cesenati sospesi anche un pediatra, e la sospensione dei pediatri, visto il numero non elevato di medici di quella categoria, rischia di creare problemi alle famiglie.  

Gli odontoiatri sospesi, invece, sono 3 a Cesena, 1 a Cesenatico, 1 a Savignano, 1 a Bagno di Romagna e 4 a Forlì. "Per gli odontoiatri sospesi è più semplice, perché solitamente lavorano con colleghi in ambulatori privati e i pazienti vengono gestiti bene. I problemi ovviamente ce li abbiamo con i medici di medicina generale e con gli ospedalieri. Un medico di medicina generale lascia in balìa di niente e di nessuno 1600-1700 mutuati. I medici non vaccinati sono stati, laddove possibile, sostituiti e laddove non possibile i pazienti sono stati dirottati (in gruppi di 200-300) verso altri medici di medicina generale che ovviamente sono in grossa difficolta e potranno reggere questo carico di lavoro per un po’ di tempo ma non all’infinito".  

La situazione però al momento non è preoccupante come confermano dall’Ausl. "In tutta la Romagna – spiega Mattia Altini, direttore sanitario Ausl Romagna – su 17mila dipendenti Ausl, inclusi medici, infermieri, oss e altro, solo 108 non si sono vaccinati, e cioè lo 0,6 per cento. I numeri sono molto bassi e non vi è carenza di qualità di servizio. Non è stato necessario sostituirli per il momento. Noi ovviamente mandiamo messaggi informativi ai non vaccinati ricordando loro che vaccinarsi è prima di tutto un obbligo morale ed etico e che è necessario farlo al più presto. Al momento in tutta la Romagna ci sono 4 medici di medicina generale non vaccinati". "Anche la situazione negli ospedali – prosegue Altini – è assolutamente sotto controllo. Abbiamo al momento 72 posti letto occupati da pazienti Covid".