Mercadini, un poeta con la pala

Mercadini,  un poeta  con la pala

Mercadini, un poeta con la pala

Nel dedalo di viuzze che si dipanano tra via Farini e via ex Tiro a Segno, c’è da perdersi, anche perché lo scenario è sempre lo stesso: melma ovunque, pile di mobili ed elettrodomestici accatastati ai lati della strada e volontari al lavoro. Tanti, tantissimi, tutti sporchi e tutti determinati a fare la loro parte. Tra questi, fianco a fianco con un gruppo di adolescenti, c’è pure Roberto Mercadini, artista, attore e poeta, che è abituato a confrontarsi con platee di ogni età portando il sorriso e unendo la riflessione. Nemmeno lui si è tirato indietro: "Vivo a Sala di Cesenatico, la mia abitazione per fortuna non ha dovuto fare i conti coi danni dell’alluvione e questa è una ragione in più per dare il mio contributo qui, a favore di chi invece è stato molto meno fortunato. Faccio la mia parte con la convinzione che l’impegno di tutti è quello che serve più di ogni altra cosa in questo momento. Per questo sono contento di essere qui, in mezzo a tantissime altre persone". Molti lo riconoscono, lo salutano, scambiano una parola. Lui risponde col sorriso che è il suo marchio di fabbrica, disegnato su un viso sudato e coperto di fango. Qualche istante e poi ognuno per la sua strada, con lo sguardo basso, in cerca di quello che da qualche parte deve pur essere rimasto: il nero dell’asfalto sotto il grigio della melma.

l.r.