
I giovani Francesco Tisselli, Giulio Zangheri e Edoardo Magnani con Valdo Bonfìm
Non si ferma Valdo Bonfìm benché da Belo Horizonte e dalle favelas di Rio de Janeiro ad oggi di strada, in salita, ne abbia fatta tanta. Un tempo bambino in strada, oggi educatore, antropologo, cuoco per passione e una parentesi di ambasciatore di pace delle Nazioni Unite a New York, Bonfim (sposato ad una psicologa cesenate con cui ha tre figli) continua a tessere un filo appassionato con il suo passato che, per tanti bambini brasiliani, è tutt’oggi realtà quotidiana. Nasce da qui il progetto che tra luglio ed agosto porterà tre giovani di San Vittore - Francesco Tisselli, Giulio Zangheri, Edoardo Magnani (tutti tra i 18 e i 19 anni) - fino a Rio de Janeiro città delle mille baraccopoli dove i giovani cesenati, a contatto con quella cruda realtà si trasformeranno in "ragazzi mediatori di storie perdute".
"L’idea - spiega Bonfim - mira a far acquisire consapevolezza dei rapporti d’interrelazione tra popoli diversi, stimolare una maggiore sensibilità nei confronti dell’altro e sviluppare un’attenzione ed una presa di coscienza sulla realtà che viviamo nel mondo". Il progetto nasce nell’ambito dell’associazione "Sem fronteiras" per la divulgazione della cultura brasiliana in Italia ma l’esperienza personale di Valdo Bonfim è imprescindibile in tutto questo. Per i tre giovani cesenati, che nel viaggio saranno accompagnati da diversi adulti, rappresenterà un evento che non dimenticheranno mai più. Nel corso delle tre settimane di volontariato realizzeranno un documentario che verrà proiettato al loro ritorno, l’occasione per rivivere le emozioni più forti nella condivisione con chi li aspetta a Cesena.
Ci sarà per loro anche la possibilità di visitare la miniera di Passagem de Marianna nello stato di Minas Gerais, città di Sabarà, in cui nel 1985 sono arrivati tanti migranti cesenati, spinti dalla crisi delle miniere di zolfo, le cui tracce sono state ricostruite dal compianto Gianfranco Zavalloni e dalla Società di Studi e Ricerche sulla Romagna Mineraria di Formignano. Il programma sarà diviso in quattro parti. Si parte dall’incontro con i ragazzi di strada di Rio de Janeiro, assistiti dall’associazione ’Amar’ di padre Roberto, con visita alla favela della Rocinha. Seguirà l’incontro con gli studenti della scuola media di una favela nel zona nord di Rio.
La seconda parte prevede lo scambio socio culturale ed antropologico nello stato di Minas Gerais, con visita al progetto "Criança feliz" e al centro culturale Sem Fronteiras. La visita alle miniere di Passagem de Marianna, sarà guidata da un pronipote dei primi emigranti cesenati, Renato Carli Mattarelli, che già negli anni scorsi è stato ospite a Cesena. "L’idea - dice Bonfim - è quella di un appuntamento all’insegna dell’amicizia e del rispetto riscattando le storie perdute di nostri avi in quella nazione". La terza parte prevede la visita alla scuola di calcio di Buzius nella regione dei laghi, dove "Sem Fronteiras" aiuta le famiglie in difficoltà attraverso lo sport. Infine, l’ultima parte, prevede uno scambio col turismo ecologico nella città di Rio, ossia la visita a Tijuca, la foresta urbana più grande al mondo.