LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Monta la rabbia a Calisese: "Ci hanno abbandonato"

Il consigliere di quartiere Magnani lancia l’allarme sicurezza sulle strade "Troppi automobilisti accelerano, incuranti di sfrecciare in mezzo alle case".

Gabriele Magnani in via Malanotte

Gabriele Magnani in via Malanotte

"Sono anni che Calisese è abbandonata a se stessa. Le altre frazioni cambiano volto, questa invece no". Il consigliere di quartiere Gabriele Magnani non ne fa una questione di estetica, ma di sicurezza, visto che da mesi sta cercando di chiedere all’amministrazione comunale di intervenire in via Malanotte, strada che attraversa il cuore del borgo e che lui reputa troppo pericolosa, in particolare per gli utenti più deboli, quelli cioè che si muovono a piedi o in bicicletta. "Parliamo di un lungo rettilineo – argomenta Magnani – lungo il quale tanti, troppi automobilisti accelerano, incuranti di sfrecciare in mezzo alle case. Sarebbe bello poter dire che questa è una zona con limite di velocità a 30 chilometri all’ora e vedere che chi è a voltante, semplicemente rispetta la disposizione. Purtroppo però non è così". Agli ingressi della frazione è collocata la cartellonistica verticale, che però a Magnani non basta: "Leggo interviste nelle quali il sindaco Enzo Lattuca sottolinea l’importanza di istituire le cosiddette ‘zone 30’ e sono perfettamente d’accordo con lui. Il punto però è che queste regole serve farle rispettare. Mi sono già recato più volte negli uffici dei lavori pubblici, chiedendo che la segnaletica verticale sia implementata con quella orizzontale, i classici simboli dei limiti dipinti sull’asfalto, per intenderci. E soprattutto mi batto per la realizzazione di due dissuasori di velocità lungo la via Malanotte, che sarebbero risolutivi per garantire sicurezza all’abitato". Magnani ha raccolto 32 firme dei residenti della zona: "Certo, non è una mole altissima, ma con le mie energie mi sono rivolto a chi abita in zona, ottenendo consensi. Anche qualche giorno fa si è verificato un incidente, per fortuna senza gravi conseguenze, ma non posso pensare che si debba aspettare un evento tragico per correre ai ripari. Si può benissimo farlo prima, adesso. Con un budget decisamente di poco conto. Sarebbe un segnale verso il territorio, per di più a pochi mesi dalle nuove elezioni del consiglio di quartiere. Mi ero candidato con grande entusiasmo, ma ora, a distanza di anni, l’amarezza è tanta: niente è stato fatto per Calisese. Se è vero che la voce di questi organi è importante, lo si dimostri con risposte concrete".

Luca Ravaglia